Carlo Verdelli, direttore editoriale dell'offerta informativa della Rai, non ci sta a fare la parte di quello che cede alla politica. Lo ha ribadito in commissione di Vigilanza Rai, dopo lo scandalo suscitato dalla puntata di Porta a Porta in cui è stato intervistato Salvo Riina.
"Si parla di scandalo della puntata riparatrice. Vi sbagliate!", ha affermato, in merito a quanto andato in onda la sera successiva all'intervista nel mirino, quando la serata è stata dedicata all'anti-mafia. Verdelli ha ben chiare le sue ragioni e sostiene che la decisione fu presa "perché temevamo che l'intervista non fosse capita. Sapevamo che si stava toccando un nervo sensibile".
Il direttore editoriale dell'offerta informativa tende una mano al mattatore di Porta a porta, al centro delle polemiche. "Sono state usate parole forti nei confronti di Vespa che pure interpreta un giornalismo molto lontano dal giornalismo che ho fatto io. E' stato accusato di essere un megafono della mafia.
Quando un dibattito prende certi toni, è difficile riportarlo su un piano razionale e non emotivo".Infine fa chiarezza: "Non posso censurare un programma perchè ci sono 5-10-20 dichiarazioni politiche che mi chiedono di farlo, perchè questo costituirebbe un vulnus al funzionamento della Rai".
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