Raid israeliano a Gaza, chiuso l'ultimo ospedale funzionante

Arrestati in 240, c'è anche il direttore: "Militanti di Hamas". I russi: "Usa e Regno Unito ci attaccheranno in Siria assieme all'Isis"

Raid israeliano a Gaza, chiuso l'ultimo ospedale funzionante
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L'ospedale di Kamal Adwan, l'ultimo importante funzionante nel nord di Gaza, è «fuori uso» dopo un raid dell'esercito israeliano contro i combattenti di Hamas. Lo ha dichiarato l'Organizzazione mondiale della sanità.

L'esercito israeliano ha giustificato l'operazione come necessaria per cancellare «un centro di comando di Hamas» all'interno dell'ospedale e ha annunciato di avere arrestato «oltre 240 terroristi» incluso il direttore dell'ospedale Hossam Abou Safiya, accusato di essere un militante di Hamas e trattenuto per essere interrogato. L'ospedale ospitava circa 350 persone, tra cui 75 pazienti con i loro accompagnatori, e 180 membri del personale medico. I pazienti in condizioni non gravi sono stati evacuati nel vicino ospedale indonesiano «distrutto e non funzionante», mentre 60 operatori sanitari e 25 pazienti critici sono rimasti al Kamal Adwan, compresi alcuni collegati ai respiratori, ha spiegato l'Oms.

Continuano intanto gli scontri. Almeno nove civili palestinesi, tra cui tre bambini, sono stati uccisi e un numero ancora da determinare è stato ferito nella notte tra venerdì e ieri in una nuova ondata di raid aerei israeliani su diverse parti della Striscia di Gaza. I corrispondenti dell'agenzia di stampa Wafa hanno riferito che uno dei bombardamenti della notte ha colpito la casa di una famiglia situata nel campo profughi di Al Maghazi, nel centro dell'enclave palestinese, e le vittime sono state trasferite all'ospedale Al Aqsa della vicina città di Deir al Balah. Le forze aeree israeliane hanno anche bombardato le tende di un insediamento di rifugiati a Mawasi, nella città di Rafah, nel sud della Striscia. L'Idf ha annunciato di aver intercettato i due razzi lanciati dal nord della Striscia di Gaza che hanno fatto scattare le sirene d'allarme nell'area di Gerusalemme.

Intanto l'ufficio stampa del Servizio di intelligence estera (SVR) della Federazione Russa, citato da Ria Novosti, sostiene che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna stanno preparando attacchi terroristici contro le basi militari russe in Siria con droni d'attacco, affidando il compito ai militanti dell'Isis. «Londra e Washington si aspettano che tali provocazioni spingano la Russia a evacuare le sue forze armate dalla Siria. Allo stesso tempo, le nuove autorità siriane saranno accusate di non essere in grado di controllare i radicali», affermano gli 007 russi. Che proseguono: «Secondo le informazioni disponibili, i rappresentanti del servizio di intelligence britannico MI6 e della CIA americana hanno recentemente incaricato i comandanti sul campo dell'Isis in Siria di effettuare una serie di attacchi alle basi militari russe. Per svolgere questo lavoro sporco, i terroristi hanno ricevuto droni d'attacco.

Per nascondere il loro coinvolgimento negli attacchi pianificati dell'Isis, il comando militare degli Stati Uniti e del Regno Unito hanno ordinato alle loro forze aeree di continuare a colpire le posizioni dell'Isis, di cui i militanti sono stati informati in anticipo».

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