Ramadan, Salvini: "Tetto al 20% di stranieri per classe"

La preside di Soresina propone digiuno per tutti, stop del provveditore. Valditara: "L'inclusione è rispetto reciproco"

Ramadan, Salvini: "Tetto al 20% di stranieri per classe"
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L'idea era quella di un gesto di solidarietà nei confronti degli alunni musulmani costretti al digiuno.

Così la dirigente di un istituto scolastico di Soresina (Cr) aveva invitato colleghi e personale scolastico a non far «consumare cibo e bevande nei luoghi pubblici della scuola». L'idea, però, non è piaciuta al responsabile dell'Ufficio regionale scolastico che in una nota ha fatto sapere sconfessa l'iniziativa della dirigente scolastica. Innanzitutto la dirigente viene censurata per la modalità con cui ha voluto dispensare consigli su come gestire il delicato periodo del Ramadan in una scuola ad alta frequentazione di alunni di fede musulmana. Da viale Trastevere, infatti, fanno sapere che i temi in oggetto sono disciplinati da normative che coinvolgono soprattutto gli organi collegiali. La dirigente, infatti, aveva suggerito ai colleghi di non mettere interrogazioni o compiti in classe nei giorni del digiuno, proprio per non sfavorire quegli alunni che verserebbero in condizioni psico-fisico sfavorevoli. Le decisioni che riguardano la didattica, però, fanno sapere dal ministero, sono di competenza del Collegio dei docenti e non possono venire disciplinati con suggerimenti o consigli. Lo stesso ministro Giuseppe Valditara (foto) mostra disappunto. «Come già nel caso di Pioltello - spiega il ministro - per me è fondamentale il rispetto delle regole e bene ha fatto la nostra dirigente dell'Ufficio scolastico regionale a richiamare al rispetto delle norme. La vera inclusione si basa sempre sul rispetto reciproco e, come in questo caso, non può mai trasformarsi in una discriminazione a danno degli italiani. Su questo continueremo a vigilare». Anche alcuni consiglieri comunali della Lega bocciano l'iniziativa. «Inaccettabili sia le premesse sia il contenuto di questa circolare - spiegano - perché realizza un trattamento di favore, non richiesto e non previsto, nei confronti degli alunni che professano una certa religione». All'Ufficio scolastico regionale, poi, sollevano perplessità sull'idea di far evitare agli alunni che non sono di fede musulmana di «consumare cibo e bevande nei luoghi pubblici all'interno della scuola». Intanto ieri sera il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, intervenendo a Porta a Porta ha spiegato che «bisogna mettere un tetto di alunni stranieri in ogni classe, per tutela loro e per tutela di tutti i bambini.

Se hai tanti bambini che parlano lingue diverse e non parlano italiano è un caos per tutti. Un 20 per cento di bambini stranieri in una classe è anche stimolante perché conosci lingue, culture e musiche. Ma quando gli italiani sono loro il 20 per cento di bimbi in classe, come fa una maestra a spiegare?»

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