Reati informatici, in arrivo l'arresto in flagranza. Lo Stato alza le barriere sulla sicurezza nazionale

Bozza di decreto sulla cyber sicurezza: previsti illeciti disciplinari da parte dei magistrati. Aumenta la durata delle indagini preliminari

Reati informatici, in arrivo l'arresto in flagranza. Lo Stato alza le barriere sulla sicurezza nazionale
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Rafforzare le difese sulle banche dati strategiche dello Stato, dopo la sfilza di inchieste giudiziarie che hanno rivelato la vulnerabilità dei sistemi da dentro e fuori le istituzioni. Lunedì in consiglio dei ministri arrivano anche le misure in materia di cyber sicurezza contenute nel decreto Giustizia, nelle ultime ore ancora in fase di limatura in via Arenula.

Del resto non c'è stata solo l'indagine della Procura di Perugia sul presunto dossieraggio con le ricerche abusive che avrebbe eseguito il finanziere Pasquale Striano mentre era in servizio alla Direzione nazionale antimafia. Anche quella della Procura di Milano, con al centro la Equalize, società privata di investigazione fondata dall'ex super poliziotto Carmine Gallo, che attraverso una rete di relazioni e hacker, si sarebbe impossessata in modo illegittimo di informazioni sensibili contenute nelle banche dati dello Stato. La bozza di decreto contiene anche l'introduzione dell'arresto in flagranza per i responsabili di accesso abusivo ad alcuni sistemi informatici. Si interviene cioè sul codice di procedura penale, sulle fattispecie per le quali è previsto l'arresto in flagranza: qui viene inserito anche il «delitto di accesso abusivo a un sistema informatico o telematico in sistemi informatici o telematici di interesse militare o relativi all'ordine pubblico o alla sicurezza pubblica o alla sanità o alla protezione civile o comunque di interesse pubblico». Il testo non ancora definitivo prevede anche che il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo eserciti «le funzioni di impulso» per il reato di estorsione informatica. E, a quanto si apprende, nel provvedimento complessivo ci sarebbe anche un articolo in materia di illeciti disciplinari dei magistrati. Se finora tra gli illeciti disciplinari nell'esercizio delle funzioni c'era «la consapevole inosservanza dell'obbligo di astensione nei casi previsti dalla legge», con la nuova formulazione della norma, prevista dalla bozza, è previsto l'illecito disciplinare per la «consapevole inosservanza del dovere di astensione nei casi in cui è espressamente previsto dalla legge l'obbligo di astenersi o quando sussistono gravi ragioni di convenienza».

L'obiettivo del governo è alzare una rete di protezione anche giudiziaria su un'infrastruttura informatica che si è rivelata vulnerabile. La bozza prevede anche che la durata massima delle indagini preliminari non sia di diciotto mesi, ma di due anni anche per il reato di estorsione informatica quando il fatto è commesso in danno di sistemi informatici o telematici di interesse pubblico. Le inchieste hanno svelato la complicità di uomini delle forze dell'ordine infedeli che hanno eseguito accessi abusivi ai sistemi perché non motivati da esigenze di servizio. Nel caso del finanziere Striano, l'indagine è partita da una denuncia del ministro della difesa Guido Crosetto dopo alcuni articoli pubblicati contenenti informazioni sensibili sulla sua situazione reddituale. Una «goccia del mare», l'hanno definita i pm di Perugia, rispetto a quello che poi è emerso. E cioè «un verminaio», per usare le parole del Procuratore che Raffaele Cantone.

Ma ci sono state anche indagini che hanno svelato la vulnerabilità tecnica delle banche dati. Quella della Procura di Napoli, pool reati informatici, che a ottobre ha portato all'arresto di un hacker che aveva violato i server del ministero della giustizia ed era in possesso delle password delle mail di ben 46 magistrati.

Anche la Guardia di Finanza ha rafforzato i meccanismi di controllo sull'utilizzo delle banche dati innalzando i livelli di monitoraggio soprattutto in ambito tributario. Proprio in seguito alle inchieste le Fiamme Gialle hanno deciso di rendere ancora più stringenti gli accessi.

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