Regionali, il Cav in Molise tra tamburi "bufù" e strette di mano

Per la seconda volta in pochi giorni Berlusconi è in Molise per le Regionali: "Ho gli occhi pieni di uno spettacolo stupendo"

Regionali, il Cav in Molise tra tamburi "bufù" e strette di mano

Il giorno dopo il nuovo fallimento della trattativa tra Lega e Cinquestelle per la formazione del governo, Silvio Berlusconi si lancia nella campagna elettorale per le Regionali del Molise.

Per la seconda volta nel giro di una settimana il Cavaliere torna in una terra di cui dice di essersi innamorato e che, a suo dire, “non ha nulla da invidiare a località blasonate di Svizzera e Austria, nulla a che vedere con il verde delle vostre montagne. Ho gli occhi pieni di uno spettacolo stupendo” (guarda le foto).

Berlusconi - che con grande rammarico ieri ha dovuto annullare la prima tappa prevista ad Agnone e fa sapere di avere intenzione di comprare una casa in Molise - riprende il suo tour da Larino e da Casacalenda.

Qui in questa piccola località dove l’intero Paese scende in piazza per lui si esibisce suonando il bufù con un gruppo locale - per poi spostarsi su Campobasso per un comizio serale di piazza a sostegno del candidato unitario del centrodestra Donato Toma, a pochi metri dal comizio di Luigi Di Maio.

Berlusconi dal Molise mette nel mirino proprio i Cinquestelle con toni duri (guarda il video): “Nelle mie aziende li prenderei per fare i fattorini o per pulire i cessi. Di Maio ha una buona parlantina, gli va riconosciuto, ma non possiamo affidare l’Italia a gente come lui”.

Insomma “i Cinquestelle sono un pericolo per l’Italia”. Poi l’apertura al Pd. “La coalizione di centrodestra potrebbe concretamente fare accordi con uomini saggi, con i parlamentari dei gruppi misti e anche esponenti del Pd. Sono contrario a un no secco al Pd”.

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