Regionali, ecco come si vota

Il 4 marzo i cittadini residenti nel Lazio e nella Lombardia oltre che per le Politiche saranno chiamati ad esprimere il loro voto anche per la scelta dei presidenti di Regione e i rispettivi consigli regionali

Regionali, ecco come si vota

A complicare le cose, il 4 marzo, c'è il fatto che la votazione per l’elezione del presidente della Regione e del Consiglio regionale (sia in Lombardia che nel Lazio) avviene con un altro sistema elettorale rispetto alle Politiche. Gli elettori riceveranno solo una scheda. Ciascuno può votare in questo modo:

- scegliendo un candidato alla carica di Presidente della Regione;
- votando per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle liste a esso collegate, facendo un segno sul contrassegno di una di tali liste;
- votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle altre liste a esso non collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste (il cosiddetto "voto disgiunto" per le regionali è ammesso, a differenza che per le Politiche;
- votare a favore solo di una lista. In questo caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato Presidente della Regione a essa collegato.

L’elettore, inoltre, può esprimere fino a due voti di preferenza. Se si esprimono due preferenze bisogna indicare un uomo e una donna. Se non lo si fa la seconda preferenza viene annullata.

Per la Regione Lazio i consiglieri da eleggere sono 50, non c'è più il listino del governatore ed è stato introdotto il divieto del terzo mandato consecutivo per il presidente di Regione e la preferenza di genere. Le circoscrizioni sono cinque: Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo e Città metropolitana di Roma. Ciascuna vedrà assegnarsi i seggi in proporzione alla popolazione residente all’ultimo censimento. L’80% del numero dei seggi è assegnato con il proporzionale, il 20% (10 consiglieri) con il maggioritario, cioè con l’attribuzione di un premio di maggioranza per garantire la governabilità al candidato governatore che otterrà più voti. I 10 consiglieri vengono infatti assegnati alle liste circoscrizionali che sostengono il presidente vincente.

Per la Regione Lombardia i consiglieri da eleggere sono 79 consiglieri (l'80° è il Presidente). Sono eletti con un sistema proporzionale su base di liste circoscrizionali, che corrispondono alle Province lombarde (Milano, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza, Pavia, Sondrio e Varese). Il candidato che ottiene più voti riceve un premio di maggioranza: gli vengono attribuiti il 55% dei seggi (se ha preso meno del 40% delle preferenze), mentre se ha ottenuto più del 40% dei voti gli vengono attribuiti dal 60 al 70% dei seggi.

Per approfondire:

- La legge elettorale regionale della Lombardia

- La legge elettorale regionale del Lazio

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