Renata, da vedova a sindaco contro il "Muro di Riccione"

La scomparsa inattesa del marito ha dato a una donna coraggiosa la forza morale per espugnare una storica fortezza della sinistra

Renata, da vedova a sindaco contro il "Muro di Riccione"

Una famiglia straordinariamente unita quella dei Tosi di Riccione, «la Perla Verde» com'è chiamata la città romagnola capitale estiva del divertimento per grandi e piccini.

I genitori di Renata Tosi erano sarti, due sorelle gemelle ed un fratello maschio che vivono tutti nella stessa palazzina con le porte sempre aperte in un rapporto profondo e stabile. Renata studiava giurisprudenza all'Università quando nel 1986 sul lungomare di Cattolica incontra Nevio Coli, un giovane operaio con cui scocca immediatamente la scintilla dell'amore. I due ragazzi si amano e iniziano a dipingere assieme la tela di quel quadro che sarà la loro esistenza assieme. Pian piano i progetti e i sogni si materializzano grazie alla costanza ed a quella tensione positiva che soltanto le famiglie unite sanno trasferire; sogni semplici e meravigliosi. Renata si laurea in legge e inizia a lavorare in uno studio notarile, Nevio da operaio diventa un piccolo e serio imprenditore che gestisce due distributori di benzina a Riccione.

La passione e l'amore per la propria città porta Renata ad impegnarsi nella «cosa pubblica», in politica, ed è così che costituisce il primo comitato contro la costruzione dell'opera pubblica chiamata Trc lunga 10 chilometri (acronimo di trasporto rapido costiero) che dovrebbe collegare Riccione a Rimini. Dopo vent'anni quell'opera pubblica è ancora lì, incompiuta, al costo di 10 milioni di euro al chilometro che dovrebbe consentire, con una strada sopraelevata alta dai sei ai dieci metri e adiacente alla ferrovia esistente, il transito di un autobus veloce capace di portare i turisti nelle due città romagnole. «Un nuovo muro di Berlino», commentano in molti riccionesi da sempre contrari a quell'opera progettata e voluta nel 1995 da una amministrazione provinciale e comunale di sinistra. Un progetto che inizialmente doveva collegare Ravenna a Cattolica ma che ha visto il tragitto ridursi e i costi lievitare. Quel comitato voluto da Renata Tosi si batte e combatte diventando così una lista civica capace di entrare da subito, vent'anni fa, in consiglio comunale. La passione per la propria città, il lavoro da avvocato ed una vita serena portano Renata e Nevio nel 2003 a sposarsi. Renata combatte contro la costruzione della Trc e man mano che il progetto va avanti il comitato di cittadini contrari a quella costosissima ed inutile opera diventa sempre più numeroso e ricco di consensi.

Anni ed anni di opposizione nelle aule consiliari e nelle strade fino a quel drammatico autunno del 2013. Nevio riceve una lettera dell'Asl che prescrive una visita di routine alla prostata, esegue gli esami che però non vanno bene e l'infiammazione continua a peggiorare tanto da rendere urgente un intervento chirurgico. La mamma di Renata era da qualche tempo ricoverata in ospedale e anche questa ennesima batosta si abbatte nella loro, fino a quel momento, serena famiglia. Ma, al di là delle questioni psicologiche, sia Nevio che Renata sono una coppia unita e salda che, ormai da ventisette anni fa della loro storia d'amore il progetto di una vita e così con solerzia si recano a Bologna per fissare la data di quella operazione. Dal giovedì 10 ottobre l'intervento a Nevio Coli venne fissato per il sabato 12 ottobre alla Clinica Madre Fortunata Toniolo di Bologna. L'intervento, apparentemente di routine e che non doveva presentare nessun tipo di complicazione, in realtà diventerà fatale per Nevio. Un'improvvisa emorragia dovuta probabilmente ad una malattia genetica mai diagnosticata aveva diviso fisicamente le vite di Renata e Nevio. Quel dolore enorme fu subito seguito da altri due improvvisi lutti per Renata: prima la madre che soltanto pochi giorni dopo, il 4 novembre, si spegne in un letto di ospedale senza neanche venire a conoscenza della scomparsa del genero, poi il padre che pochi mesi dopo, nell'aprile del 2014, perde la vita colpito da un ictus.

Sei terribili mesi hanno provato profondamente l'emotività e la sfera affettiva di Renata Tosi che soltanto grazie alla fede ed alla sua caparbietà ha cercato di risollevarsi, decidendo di sfidare il destino candidandosi, a Sindaco, con la sua lista civica, Noi Riccionesi. Riccione, come Rimini e la Romagna, è da più di mezzo secolo un presidio del centro sinistra. Renata invece ha estrazioni cattoliche liberali e un percorso politico che, da sempre, l'ha vista vicino al centrodestra e nonostante il drammatico momento personale che stava vivendo ha energia e progetti da vendere. Ed è grazie alla passione alla energia che Renata l'8 giugno 2014 vince le elezioni e diventa sindaco della sua amata città. Un risultato clamoroso con quasi il 54% dei consensi a testimonianza sì di una leadership, ma soprattutto del lavoro di una squadra di persone come sempre ci tiene a sottolineare.

Perché Renata è cosciente che i grandi risultati si ottengono con un lavoro di gruppo e con tante persone che lavorano al tuo fianco giorno per giorno anche se l'arma segreta rimane Nevio, il marito, che dal cielo le è accanto e fa il tifo per lei.

@terzigio

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