Renzi chiede le dimissioni di Dijsselbloem: "Non offenda l'Italia"

L'ex premier durissimo col presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem: "Inadatto a ricoprire quel ruolo, se vuole offendere l'Italia lo faccia al bar sport"

Renzi chiede le dimissioni di Dijsselbloem: "Non offenda l'Italia"

Matteo Renzi ha chiesto le dimissioni del presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem dopo le dichiarazioni offensive sui Paesi dell'Europa meridionali, che secondo l'esponente socialista olandese spenderebbero tutti i soldi in donne e alcol.

In un post su Facebook pubblicato questa mattina, l'ex premier usa toni molto duri verso il collega di partito del Pse: "Dijsselbloem ha perso una ottima occasione per tacere. Penso che gente come lui, che pure appartiene al partito socialista europeo anche se forse non se ne è accorto, non meriti di occupare il ruolo che occupa. E prima si dimette meglio è."

Una condanna senza appello, che Renzi motiva così: "Ci sono leader in Europa che faticano a prendere il voto dei parenti stretti: Jeroen ha visto il suo partito passare alle ultime elezioni dalle 25% al 5%. Il che la dice lunga sul fatto che è giusto combattere i populisti ma bisogna farlo senza smettere di essere popolari." Concludendo con una punta di orgoglio nazionale: "Se vuole offendere l'Italia lo faccia al bar sport, non nel suo ruolo istituzionale".

Già ieri, all'indomani delle dichiarazioni offensive del presidente dell'Eurogruppo, erano arrivate le richieste di dimissioni da parte degli eurodeputati del MoVimento 5 Stelle e del presidente del gruppo socialdemocratico all'Europarlamento Gianni Pittella.

Reazioni sdegnate anche dal centrodestra: l'eurodeputato Stefano Maullu ha chiesto le dimissioni dalla presidenza dell'Eurogruppo, mentre Renato Brunetta ha parlato di "frasi inaccettabili".

Per la Lega Nord ha parlato invece il vicesegretario federale ed europarlamentare Lorenzo Fontana, che ha chiesto le dimissioni di Dijsselbloem e ha anche lanciato un appello a Jean-Claude Juncker perché prenda le distanze.

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