Renzi contro i pm: "Altro che verità, sono diventato obiettivo politico"

Dalle informative depositate con la chiusura dell'inchiesta sulla Fondazione Open sono emerse nuove intercettazioni che hanno come protagonisti Matteo Renzi e il cosiddetto "giglio magico".

Renzi contro i pm: "Altro che verità, sono diventato obiettivo politico"

Dalle informative depositate con la chiusura dell'inchiesta sulla Fondazione Open sono emerse nuove intercettazioni che hanno come protagonisti Matteo Renzi (nella foto) e il cosiddetto «giglio magico». Una «telenovela a puntate», la definisce il leader di Italia Viva, per cui dal 2019 si celebra un «processo sui giornali senza contraddittorio». «Prima la Procura di Firenze impiega centinaia di finanzieri e centinaia di migliaia di euro (vostri) per sequestrare e acquisire carte, talvolta in modo illegittimo anche secondo la Cassazione - scrive l'ex premier nella sua Enews -. Queste carte finiscono in un faldone di 92.000 pagine che viene sapientemente veicolato da alcuni quotidiani. Su 92mila pagine di captazioni volete non trovare una scortesia o parolaccia? Per esempio, dico che devo tornare di corsa per votare contro la fiducia al primo governo Conte, definendolo "un governo di m....". Chiaramente uso un linguaggio colloquiale ed estremizzo perché sto mandando un sms rapidamente ad un amico. Penso a tutti capiti di usare un linguaggio più colorito in privato con gli amici. Sicuramente sono stato maleducato e mi spiace, ma che non mi piacesse quel governo e che pensassi ogni male di un governo populista e sovranista penso non sia una sorpresa per nessuno. Sono le stesse notizie da anni, gli sms anche privati di parlamentari in carica, le fatture professionali sulle quali ci sarebbe un segreto bancario che vale per tutti tranne che per me, la corrispondenza coperta da divieto costituzionale di acquisizione, che viene allegramente rimbalzata di redazione in redazione. Tutto questo in attesa di un processo che inizierà nel 2022 dentro le aule di giustizia ma che, nel frattempo, è già stato celebrato nel tempio del giustizialismo: lo spazio media e social. Chiamano libertà di informazione quella che, in realtà, è una reiterata violazione di ogni forma di privacy, di guarentigie costituzionali, di rispetto della libertà personale e dell'iniziativa economica. Io non ho violato nessuna legge e potrò dimostrarlo agevolmente. Mi auguro che gli inquirenti possano dire la stessa cosa e non abbiano violato nessuna legge.

Non sono mai stato così tranquillo nel merito, non sono mai stato così puntiglioso nel metodo e nella lettura di tutte le carte: voglio giustizia e l'avrò in tutte le sedi. Civile e penale. Perché quello che sta emergendo giorno dopo giorno ci dimostra una volta di più che questo non è il modo per trovare la verità, ma per attaccare un obiettivo politico».

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