Si sa, non sempre le ciambelle riescono col buco. Ed è così che l'idea di Matteo Renzi di eliminare la bandiera dell'Ue dagli incontri pubblici è parsa discutibile e poco utile. Il premier, alla ricerca affannosa di consensi in vista del referendum, ora fa marcia indietro e dice di volersi tenere la bandiera dell'Ue.
Parlando in Sicilia, nel cantiere della statale Agrigento-Caltanissetta, il premier dice che "la stagione delle chiacchiere è finita, qui ci sono i soldi, altri 470 milioni: sono stati liberati e compito vostro è spenderli bene. Non ci sono più alibi". Poi arriva il passaggio sull'Ue e la bandiera: "Abbiamo tutti una battaglia che svolgiamo in Europa... la bandiera è qui e la teniamo con noi, ma l’Europa faccia il suo mestiere che è promuovere crescita e futuro e non solo austerity e burocrazia".
"Basta austerity suicida"
"Per troppo tempo - prosegue Renzi - abbiamo sprecato tempo perché qualcuno ha pensato di far vincere la cultura dell’austerity e quindi ha dimezzato gli investimenti pubblici in Italia, con un ragionamento filosofico suicida che ha portato la riduzione di 20 miliardi di finanziamento".
"Non lasceremo - ha aggiunto - che l’Italia commetta gli errori del passato quando si è deciso di tagliare sulle opere pubbliche perché chi taglia sulle opere pubbliche sta tagliando il suo futuro, la sua possibilità di crescita".
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