Banche, Renzi fa il gradasso: "Autogol sfiducia alla Boschi"

Nella registrazione della puntata odierna di Porta a Porta il presidente del Consiglio difende a spada tratta il decreto legge varato dal governo sulle banche. "Questo salvataggio non viene fatto con soldi pubblici ma con un fondo interbancario. Se avessimo fatto l'operazione con il fondo non volontario, rischiando la procedura di aiuti di Stato, l'Europa avrebbe potuto chiedere a quelle banche di mettere talmente tanti danari da saltare in aria. Con questo meccanismo abbiamo salvato il sistema". E spiega: "Intanto mettiamo al riparo il sistema bancario perché se parte il panico non andiamo da nessuna parte. Se qualcuno pensa a qualche voto in più speculando sulla morte, sappia che su questo terreno non risponderò. C'è un attacco al governo al quale non risponderò. La strumentalizzazione politica di queste ore mi fa davvero tristezza".

"Fino a 3 anni fa - prosegue il premier spiegando le modifiche introdotte dal bail in - si potevano mettere soldi per rafforzare banche. La Merkel ha messo 247 miliardi di euro. I governi precedenti in Italia hanno deciso di non farlo ma, nonostante il livello medio, le banche italiane ora sono più solide di quelle tedesche".

"Chi ha truffato dovrà pagare e chi è stato truffato deve essere risarcito. Senza polemiche. Senza quel decreto legge un milione di cittadini sarebbe rimasto senza conto corrente, per cui sono molto contento di quel decreto. Se hai i soldi nel conto corrente - ha aggiunto - è diverso che se li hai nelle obbligazioni".

Ancora sulle banche. "Ci sono troppi cda, troppi direttori generali e troppi consulenti. Le banche vanno accorpate e lo faremo a partire dalle banche di credito cooperativo. E' arrivato il momento di dire che ci sono stati troppi che hanno giocato a fare i piccoli banchieri. Io vorrei che ci fosse un gruppo bancario delle Bcc". E ancora: "Io vedo un sistema bancario italiano molto più solido di quello che raccontano. Banca Intesa Sanpaolo capitalizza più di Deutsche Bank. Però ci sono troppi che hanno giocato a fare i piccoli banchieri. Vorrei ci fosse un gruppo di banche di credito cooperativo sul modello del Credit Agricole".

Renzi difende anche il ministro Boschi, nei cui confronti è stata presentata una mozione di sfiducia. "Sarà un autogol per chi ha presentato la mozione", dice il premier ostentando sicurezza.

Ed ha chiarito che nel decreto legge salva banche non c'è alcun conflitto di interessi.

"Io credo che sarà un autogol per loro, ma non lo dico perché devo difendere un membro del governo".Lo afferma il premier Matteo Renzi a Porta a Porta