Renzi: "Riaprire fabbriche e scuole". Ma gli scienziati: "È una follia"

Il leader di Italia Viva vuole riaprire il Paese: "Non possiamo aspettare che tutto passi". Tutti contro la sua proposta: "Non diamo false illusioni e speranze"

Renzi: "Riaprire fabbriche e scuole". Ma gli scienziati: "È una follia"

"Serve un piano per la riapertura e serve ora. Le fabbriche devono riaprire prima di Pasqua. Poi il resto. I negozi, le scuole, le librerie, le Chiese. Serve attenzione, serve gradualità. Ma bisogna riaprire". Matteo Renzi ha fretta e suggerisce al governo giallorosso il suo piano per liberare l'Italia dalla quarantena nazionale. Il leader di Italia Viva ha chiesto di riaprire il prima possibile perché "non possiamo aspettare che tutto passi": a suo giudizio restando fermi "la gente morirà di fame". E ha fatto una previsione piuttosto allarmante: "Dobbiamo convivere due anni con il virus". Ma la comunità scientifica (e non solo) si è scagliata contro l'ex presidente del Consiglio: il virologo Fabrizio Pregliasco ha fatto sapere che "è prematuro" pensare di riaprire le scuole. È sicuramente importante pensare al futuro e alle prossime mosse, ma ora bisogna fare i conti con una triste realtà: "Questo virus non ce lo toglieremo dai piedi velocemente, ma in questa fase è necessario agire per poter arginare la dimensione dei morti che c'è stata in Lombardia".

Su Twitter è arrivato il parere negativo di Roberto Burioni: il professore di microbiologia e virologia all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano ha ammesso che bisogna "cominicare a pensare a una ripresa delle nostre vite" poiché non si può pensare "di stare in casa al fine di rimanere in casa per sempre", ma in questo momento "la situazione è ancora talmente grave da rendere irrealistico qualuque progetto di riapertura a breve".

A bocciare categoricamente la proposta del fondatore di Iv anche l'epidemiologo Pierluigi Lopalco, dell'Università di Pisa: "Pensare di riaprire le scuole il 4 maggio è una follia e fare proclami in questo momento è sbagliato". Il presidente del Patto trasversale per la scienza ha perciò richiamato tutti alla calma: "Come facciamo a riaprire le scuole se non abbiamo dati né certezze? Non diamo false illusioni e speranze".

"Renzi poco serio"

Pure il mondo della politica va all'attacco. "Ancora una volta da Renzi una proposta che fa capire quanta incapacità di ascolto ci sia da parte sua", tuona Gian Marco Centinaio. Il senatore della Lega ha fatto notare che - mentre da una parte c'è la scienza che implora il tutto chiuso - dall'altra c'è l'ex premier che mette in atto "l'ennesima provocazione della disperazione". Dunque lo ha invitato a rispettare "quella promessa che aveva fatto dopo le dimissioni da premier nel 2016: l'abbandono della politica".

Duro anche il commento di Carlo Calenda, leader di Azione: "Caro

Matteo Renzi, la tua dichiarazione è poco seria. Potremo riaprire quando la curva inizierà a flettere seriamente. Altrimenti il lockdown sarà stato inutile e dovremo riapplicarlo al primo riaccendersi di un focolaio".

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