Renzi sfida la Schlein "Prova a prendere il 41%"

All'assemblea Iv il leader sceglie come avversario la segretaria Pd. "Senza di me eri in gita scolastica"

Renzi sfida la Schlein "Prova a prendere il 41%"
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Napoli. Da Napoli Matteo Renzi mette nel mirino Schlein, Fazio e Annunziata. L'ex presidente del Consiglio, dopo lo strappo con Calenda, chiama a raccolta Italia Viva nella città partenopea per l'assemblea nazionale. La platea «sogna» uno spostamento a destra del partito e gode quando il leader infila gli ex compagni del Pd. Per ora Renzi concede solo un doppio colpo contro Schlein: «Cara Elly, quando tra un anno avrai preso il 41% portando al Parlamento Europeo persone come la giovane Elly Schlein, che altrimenti avrebbe visto il Parlamento europeo in gita scolastica, quando avrai preso 6mila Comuni su 8mila e 17 Regioni su 20, quando avrai ottenuto la possibilità di governare un Paese costruendo delle leggi, dal sociale all'economia, alle questioni europee che possono piacerti o meno ma hanno segnato la storia di questo Paese, allora io sarò disponibile a venire in tv a dire che non ho capito niente, che hai ragione. Fino a quel momento abbi rispetto per chi ha portato quella comunità politica a quei risultati». Il secondo pugno contro la segretaria del Pd è sui finanziamenti: «La doppia morale della sinistra alla Schlein/Fratoianni sui finanziamenti politici che provengono dall'estero. È insopportabile l'ipocrisia. Restituiscano i 100.000 dollari o abbiano il pudore del silenzio». Renzi apre l'assemblea con un messaggio al presidente Silvio Berlusconi, accolto da un lungo applauso: «Un uomo che sta combattendo con una grinta, tenacia e forza che molti di noi avversari politici ammiriamo stupiti e commossi e dunque un grande abbraccio di guarigione a Silvio Berlusconi». Il leader Iv è il mattatore della reunion dei macroniani d'Italia. Ettore Rosato e Elena Bonetti si defilano. Si cerca di recuperare il rapporto con Calenda in vista delle Europee. In sala piomba un sondaggio (riservato) fatto da Nando Pagnoncelli nell'ultima settimana: Iv al 3.6, Azione è quotata al 3%. «Alla fine saranno costretti a fare lista unica per le Europee» dice un dirigente Iv. Renzi mette sul piatto il suo passo indietro ma non rinuncia alla Leopolda. L'orizzonte è sfondare la soglia del 10% nel 2024 per dare vita all'operazione centrista. Renzi infiamma per la terza volta il pubblico quando colpisce duro contro Fazio e Annunziata: «Chi se ne va dalla Rai ha tutto il diritto di farlo, ma non si può far pensare agli italiani che quello sia l'inizio di un percorso autoritario. Chi va via lo fa per il portafogli o per fare il capolista alle europee». I militanti vogliono il passaggio del Rubicone. Ma l'ex rottamatore frena le pulsioni meloniane: «L'obiettivo è una maggioranza Ursula, non una maggioranza Giorgia».

Posizione confermata dall'eurodeputato Nicola Danti. Sulle riforme però Renzi tiene aperto il dialogo con il premier: «Se davvero Meloni va avanti con le riforme costituzionali, certo che siamo con Meloni, perché noi non siamo persone che piegano le proprie idee al proprio vantaggio personale. Mettiamo davanti prima l'Italia e poi le singole esigenze». Tra i due interventi di Renzi, prendono la parola una ventina di dirigenti coordinati da Ciro Buonajuto e Alessia Cappello. Per lei, in dolce attesa, un omaggio floreale. Il più applaudito è Michele Rescigno: appena 12 anni.

Sulla riorganizzazione del partito Renzi avvia la fase congressuale e nomina il capogruppo al Senato del Terzo Polo Raffaella Paita, coordinatrice nazionale. Al timone dei senatori al posto di Paita dovrebbe subentrare Enrico Borghi, fresco di addio al Pd.

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