Matteo Renzi è sempre più determinato e promette nuovamente battaglia per impedire che passi la linea Bonafede per quanto riguarda la questione prescrizione. Dopo lo scontro di fuoco con il ministro della Giustizia, il fondatore di Italia Viva ha voluto rassicurare i giallorossi sulla tenuta e sulla stabilità del governo: "Non penso che il governo rischi. Spero che prevalga il buonsenso. Abbiamo il Coronavirus, la Brexit, la Turchia che pretende di dettar legge nel Mediterraneo. Tutte ottime ragioni per non litigare e mettersi a lavorare. Bisogna sbloccare i cantieri e abbassare le tasse, altro che storie". Ma l'annuncio di un voto dei renziani con Forza Italia negli ultimi giorni ha alimentato i sospetti di un ipotetico abbraccio con il centrodestra: "Polemica surreale. C'era una legge sulla prescrizione voluta da Berlusconi. Noi l'abbiamo cambiata allungando i tempi perché erano troppo brevi. Ora il tandem Bonafede-Salvini ha addirittura cancellato il concetto stesso di prescrizione rendendo i cittadini indagati a vita". Perciò ha promesso a chiare lettere: "In un modo o nell'altro fermeremo questa legge. Credo senza ricorrere alla mozione di sfiducia: molleranno prima".
Tuttavia questa sintonia sulla giustizia viene letta da molti come il primo passo di un cambio di schieramento: "Pur di evitare i pieni poteri a Salvini ho promosso un governo con i grillini. Chi mi conosce sa quanto mi sia pesato. Salvini voleva elezioni, maggioranza assoluta, riforma costituzionale e referendum sull'Euro". Il che a suo giudizio sarebbe stata "una tragedia".
"Conte cambi passo"
Nell'intervista rilasciata a La Repubblica, l'ex presidente del Consiglio ha attaccato il Partito democratico: "Non siamo noi ad aver cambiato schieramento ma il Pd ad aver cambiato idea sulla legge del suo vicesegretario Orlando". Dietro l'offensiva contro il Guardasigilli sembrano essere nascosti due bersagli precisi: i dem appiattiti sulle posizioni del Movimento 5 Stelle e l'affossamento di Giuseppe Conte per la nascita di un nuovo governo. "Non ci sono bersagli nascosti, ma uno palese: il giustizialismo. Spero che il Pd non sia succube dei grillini, perché è paradossale subirne il ricatto proprio ora che stanno implodendo", ha tuonato il leader di Iv.
Renzi infine è uscito nuovamente allo scoperto sulla figura del premier, con l'intento di placare le voci di un astio tra i due: "Non voglio cambiare il
premier, ma voglio che il premier cambi passo. C'è un Paese da governare, con il Pil che crolla e un mondo pieno di incognite: non voglio che smetta di governare, voglio che inizi a farlo davvero".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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