Renzi: "Tagliare macchina pubblica. C'è troppo grasso che cola"

Il premier annuncia tagli alla macchina pubblica. Ma la Camusso: "Grasso che cola? Non è lo stipendio dei poliziotti"

Renzi: "Tagliare macchina pubblica. C'è troppo grasso che cola"

"Ci sono due Italie, quella degli ottimisti e quella dei pessimisti, quella di chi dice che ce la fa e quella di chi soffre, di chi ci crede e di chi non ci crede. Insomma, quelli che ci provano e quella dei gufi". Lontano da Cernobbio, il premier Matteo Renzi lancia un appello agli imprenditori affinché lavorino fianco a fianco col governo per far rialzare la testa all'Italia. "Non si va da nessuna parte con le riforme senza cuore: continueremo a fare le riforme costi quel che costi ma non basta".

"Se l’Italia è quello che è, è perché gli uomini e le donne delle piccole e medie imprese che spesso sono diventate grandi si sono spaccate la schiena". Mentre il salotto buono della finanza e dell'economia sfila al Forum Ambrosetti, Renzi incontra, nella prefettura di Firenze, Sajjan Jinda, il presidente del gigante indiano dell’acciaio Jsw Steel. Subito dopo vola a Gussago, in provincia di Brescia, in occasione dell’inaugurazione del nuovo stabilimento del gruppo Bonomi. Ed è dal Bresciano, alla presenza del presidente della Confindustria Giorgio Squinzi, che il premier mette in chiaro le prossime mosse del governo. A partire dai tagli alla macchina pubblica. "Anche nella macchina della pubblica amministrazione alcuni tagli vanno fatti, c’è troppo grasso che cola - spiega - chi è che non ha fatto sacrifici finora è la macchina pubblica, dove non si è intervenuto nei centri di costo". Il punto di partenza, a suo dire, deve essere l'orgoglio tricolore che, messa da parte la "cultura della rassegnazione", servirà a garantire "un ruolo più forte del nostro Paese anche in Europa".

Dalla Festa dell'Unità di Bologna, la leader della Cgil Susanna Camusso replica duramente al premier. "Nella pubblica amministrazione ci sono sicuramente possibilità di riduzione spesa - elenca - le altissime retribuzioni, le 30mila stazioni appaltanti, le società che esistono solo in funzione dei cda".

E rilancia: "Se l'idea del grasso che cola sono le retribuzioni da mille euro degli infermieri o da 1.200 euro dei poliziotti non ci capiamo proprio, anzi si sta cercando la cosa facile per non calpestare i piedini a interessi che ci sono e che continuano ad essere difesi".

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