È arrivato già in tenuta militare, Matteo Renzi, pronto per una passerella di fine anno con sullo sfondo il contingente militare italiano in Libano.
Il presidente del Consiglio, che nel pomeriggio ha in programma l'incontro con le autorità del Paese levantino, ha parlato ai militari, ricordando "ciò che fanno con professionalità e umanità", in quella che è la missione a Shama, dove ha base la Brigata Taurinense.
Renzi ha parlato dell'"orgoglio di essere italiani", poche ore dopo la notizia, pubblicata dal Corriere della Sera, di una nuova iniziativa per riportare a casa i marò dall'India. Il premier avrebbe messo di mezzo l'amministrazione Obama, anche se i dettagli non sono per nulla chiari e il governo al momento smentisce.
"L'Italia sta svolgendo un lavoro delicato perché si completi il processo di transizione - ha aggiunto Renzi -, si elegga il presidente della Repubblica, poi andrò in visita al museo e in una scuola. Vi chiedo di sentire l'affetto, l'orgoglio, la vicinanza delle istituzioni".
La presenza dell'Italia nella regione è storica.
La partecipazione alla forza multinazionale risale al 1982 e l'impegno è poi continuato con la missione Unifil delle Nazioni Unite, comandata da tre generali italiani: Graziano, Serra, e ora Luciano Portolano. C'è "una specificità del made in Italy anche nel fare operazioni di peacekeeping", ha chiosato il premier.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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