Il renziano Davide Faraone si vuole prendere il Pd siciliano. E, ovviamente, vuol far cadere il governatore Rosario Crocetta. Questo si sa già da mesi ma oggi è arrivata la controprova del fatto che la resa dei conti è vicina. Fonti vicine al Pd nazionale confermano che è in atto un'operazione per far entrare gli alfaniani dell'Ncd nella maggioranza di governo, anche se ufficialmente il segretario regionale Fausto Raciti smentisce.
Ieri sera il nodo del contendere era il commissariamento del Pd di Enna, quello guidato dall' 'impresentabile' Vladimiro Crisafulli che Renzi vorrebbe sostituire con il fidatissimo Ernesto Carbone. Una decisione che è nell'aria ma che soltanto Faraone ieri dava come certa, creando un certo fastidio a Raciti che è stato subissato dalle telefonate dei giornalisti. Oggi, invece, secondo quanto riferisce Repubblica, i malumori dentro la giunta guidata da Crocetta nascerebbero a causa dell'assessore all'Economia, Alessandro Baccei, fedelissimo di Faraone, a cui il Pd siciliano attribuisce la colpa di non essere riuscito a ottenere i fondi necessari a coprire il buco di bilancio.
Il governo Renzi si era impegnato a sostenere finanziariamente la Sicilia anche per il 2016 a patto che fossero realizzate alcune riforme ma le leggi sulle province e sugli appalti sono state impugnate dal governo centrale e, a breve, la stessa sorte toccherà all'acqua pubblica.
Il capogruppo del Pd all'Ars, Antonello Cracolici ha attaccato frontalmente l'assessore Baccei: "È venuto in Sicilia con il compito di fare da ponte col governo Renzi. Se oggi, dieci mesi dopo, non arriva neppure un euro per la Regione, qualche domanda dobbiamo farcela. Sia chiara una cosa. Se riesplode la guerra fra l'esecutivo nazionale e la Sicilia, io sto con la Sicilia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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