«Bufale», «fake news». Così in un comunicato diffuso ieri il consorzio Eurolink, vincitore dell'appalto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, e l'Università La Sapienza hanno replicato agli attacchi politici secondo cui l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) non sarebbe stato coinvolto nelle analisi sismiche del Ponte. L'Ingv e il presidente Doglioni, si legge nella nota, sono stati attivamente coinvolti nel progetto già dal 2011, quando una convenzione tra il consorzio e il dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza includeva Doglioni nel team di lavoro. Gli studi prodotti allora, firmati anche dal geologo Gianluca Valensise dell'Ingv, sono stati parte integrante del progetto. Nel 2024, per rispondere alle integrazioni richieste dalla Commissione Via, è stato formalizzato un nuovo accordo di collaborazione tra il Consorzio Eurolink, l'Università La Sapienza e l'Ingv. Questa volta, l'accordo ha incluso specifiche tecniche sul monitoraggio e la revisione dei dati sismici aggiornati, secondo un processo che ha richiesto modifiche su richiesta del presidente Doglioni stesso, il quale ha contribuito attivamente a queste revisioni. Il comunicato chiarisce inoltre che le affermazioni secondo cui i ricercatori Ingv coinvolti avrebbero lavorato a titolo personale sono errate.
Infine, il consorzio ribadisce che non sussistono presunti problemi di transito per le imbarcazioni in quanto smentite dall'Autorità portuale dello Stretto e dalle compagnie marittime. La riunione della commissione Via-Vas per deliberare sull'opera è attesa oggi. Se il progetto fosse approvato «sic et simpliciter», il Cipess potrebbe esaminarlo e approvarlo entro fine novembre.
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