Anna Maria Greco
Roma Una puntata in tv di Report sul papilloma virus; le accuse di «falsità» per una campagna antivaccini; esperti, società mediche e farmacologiche, ministri e parlamentari soprattutto del Pd che insorgono; il M5S che difende la trasmissione di lunedì. Così, le polemiche si gonfiano e dal campo scientifico sconfinano in quello politico.
Contro i dubbi sollevati su Rai3 sulla sicurezza del vaccino Hpv (per evitare il tumore al collo dell'utero) scendono in campo il virologo del San Raffaele di Milano Roberto Burioni, il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin, anche Matteo Renzi e i suoi dem. Dalla parte del conduttore di Report Sigfrido Ranucci, c'è il farmacologo Silvio Garattini e Beppe Grillo, scrive su Twitter: «L'informazione libera non si tocca #IoStoConReport». Sul blog i 5 Stelle collegano l'attacco ad altre puntate andate di trasverso a Renzi, sull'Unità e sull'Eni, parlano di «censura di regime», avvertono: «Il Pd non è intoccabile».
Vengono annunciate interrogazioni parlamentari e lanciati appelli al dg Rai Campo Dall'Orto, un putiferio tale che l'azienda pubblica deve discolparsi, precisando che «è da sempre a supporto delle campagne vaccinali» e continuera' a farlo su tutte le testate. Rete3, si fa sapere, farà accertamenti su come è nata la controversa puntata di Report.
Proprio nel momento in cui si cercano di smontare gli allarmi su possibili rischi dei vaccini e sono aperte le polemiche sull'obbligo di mettere al riparo soprattutto i bambini da malattie che sembravano debellate e invece tornano a colpire, la trasmissione suscita nuovi dubbi. «Diffondere la paura raccontando bugie è un atto grave e intollerabile», scrive su Facebook Burioni, assicurando che smonterà «ad una ad una le falsità che sono state dette». Il suo post viene condiviso e rilanciato da Renzi e Matteo Orfini. Attaccano Andrea Marcucci, Alessia Morani,Stefano Bonaccini, Francesco Verducci, Francesca Puglisi... La Lorenzin parla di «atto di grave disinformazione» .
Da Report, conduttore e autore assicurano che non volevano mettere in discussione l'utilità del vaccino Hpv, «ma il metodo con cui è stato approvato», dimostrando «come le reazioni avverse vengano sottovalutate». L'Italia è stato il primo Paese europeo a introdurlo, ma il reportage parla di effetti collaterali denunciati da Francia, Gran Bretagna e Danimarca. Sotto accusa è l'Ema (Agenzia europea del farmaco), per «scarsa trasparenza» e «sottovalutazione» del fenomeno.
Per Garattini, «assolutamente favorevole ai vaccini», serve «una farmacovigilanza più attenta» su possibili «effetti tossici nel tempo».L'attacco Pd fa tornare in mente quello sempre sui vaccini di un anno fa a un'altra trasmissione Rai, Virus di Nicola Porro, poi chiusa. Non è che Report sia diventata troppo scomodo per il Rottamatore?
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