"Chiudono luoghi sicuri e controllati come palestre, piscine, cinema e teatri, ma continuano a far ammassare le persone in metropolitana e sugli autobus". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, commenta le scene di questa mattina alla fermata San Giovanni della metropolitana di Roma.
Nonostante il nuovo Dpcm, firmato dal premier Giuseppe Conte nella notte fra sabato e domenica, abbia introdotto ulteriori chiusure e restrizioni per cercare di frenare la crescita dei contagi, sui mezzi pubblici sembra non essere cambiato nulla. Le persone restano ammassate come sardine nei vagoni della metropolitana e all’interno delle stazioni. "Sono al lavoro con sindaci e governatori della Lega perché garantire la sicurezza e al tempo stesso il lavoro è un dovere, cosa che al governo si sono dimenticati, preferendo scaricare le loro gravi responsabilità su imprese e attività definite (e umiliate) come superflue", attacca il capo del Carroccio, che definisce "indegne" le immagini che arrivano dalla Capitale.
Già nella giornata di ieri i leader del centrodestra avevano criticato all'unisono le misure adottate dall’esecutivo. "Le nuove restrizioni sono una follia, un lockdown mascherato, e dimostrano che il governo ha perso mesi di tempo parlando di banchi con le rotelle anziché di trasporto pubblico e rafforzamento della sanità, ad esempio su tracciamento dei contagi, trattamenti domiciliari e unità speciali di continuità assistenziale per prevenire il collasso degli ospedali: rischiamo di morire di fame anziché di Covid. il lockdown era ammissibile a febbraio, oggi no", ha ribadito il leghista in un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano La Verità.
Foto di stamattina, metro C di Roma fermata San Giovanni. Un’assurdità. Chiudono luoghi sicuri e controllati come...
Pubblicato da Matteo Salvini su Lunedì 26 ottobre 2020
"Mi sto muovendo con l'intera opposizione in Parlamento: faremo tutto il possibile per evitare che la cura non sia peggiore del male", promette Salvini. "Se pensano di risolvere il problema chiudendo le palestre o vietando l'aperitivo, non ci siamo davvero", aggiunge invocando misure "mirate e temporanee". Per il leader della Lega le nuove chiusure sono lo specchio di una gestione fallimentare: "In sei mesi non hanno fatto nulla, da maggio chiediamo il potenziamento delle terapie intensive, l'organizzazione sui tamponi, il trasporto pubblico". Lo stato d'emergenza, accusa, "in buona sostanza non è servito a niente".
Sono mesi, denuncia ancora Salvini, che le opposizioni non vengono ascoltate: "La collaborazione si risolve sempre nei monologhi di Conte e in telefonate dell'ultimo secondo per annunciare decisioni già prese". E, nella stessa intervista, punta il dito contro il super commissario Domenico Arcuri che, a parere del leghista, andrebbe "accompagnato alla porta" per aver fatto partire soltanto nel mese di ottobre i bandi per le terapie intensive.
E annuncia: "Proporrò di istituire un comitato tecnico-scientifico alternativo".Una tatsk force parallela composta da "10 scienziati, ovviamente autorevoli, che - spiega Salvini - possano fornire un'altra voce rispetto a quella ufficiale".
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