Ricorsi respinti: "È legittimo l'obbligo per i docenti"

Il personale scolastico no vax è obbligato a vaccinarsi. A ribadirlo è il Tar del Lazio in un decreto cautelare con cui ha bocciato la richiesta di sospensiva presentata da alcuni prof irriducibili.

Ricorsi respinti: "È legittimo l'obbligo  per i docenti"

Il personale scolastico no vax è obbligato a vaccinarsi. A ribadirlo è il Tar del Lazio in un decreto cautelare con cui ha bocciato la richiesta di sospensiva presentata da alcuni prof irriducibili. L'obbligo vaccinale mette alle corde almeno 50mila docenti (4mila solo a Roma) e, si legge nella sentenza, «risulta correttamente e scientificamente giustificato alla luce dell'autorevolezza degli studi e delle ricerche effettuati dagli enti statali istituzionalmente competenti in materia di sicurezza sanitaria».

Per i giudici amministrativi la disciplina introdotta «è razionalmente finalizzata ad assicurare il corretto svolgimento dell'attività scolastica in presenza, in condizioni tali da ridurre il più possibile il concretizzarsi di situazioni di pericolo per la salute pubblica in quanto in grado di incentivare l'estendersi della pandemia».

E in merito all'ipotesi di lesione «di un diritto costituzionalmente tutelato a non essere vaccinato» come avanzato dai ricorrenti, nel provvedimento si afferma che il diritto «non ha valenza assoluta né può essere inteso come intangibile, avuto presente che deve essere razionalmente correlato e contemperato con gli altri fondamentali, essenziali e poziori interessi pubblici quali quello attinente alla salute pubblica a circoscrivere l'estendersi della pandemia e a quello di assicurare il regolare svolgimento dell'essenziale servizio pubblico della scuola in presenza». Per i giudici, inoltre «la sospensione tout court dal servizio dei docenti non vaccinati risulta essere una misura corretta in quanto prevista in ragione della tipicità della prestazione lavorativa degli stessi».

Si spera di mettere presto fine agli escamotage dei prof no vax. «L'ultima trovata - commenta la presidente dei presidi per il Lazio, Cristina Costarelli - è quella dei docenti che hanno ricevuto la lettera di invito alla vaccinazione il 15 dicembre e si sono messi in malattia per i prossimi cinque giorni. Quindi al quinto giorno non potranno essere sospesi. Sono raggiri a cui non si pensa.

Per non parlare delle diffide a non adempiere al decreto legge inviate dagli avvocati, che per noi però sono carta straccia. O di chi si è rifiutato di prendere materialmente in mano la lettera di invito consegnata dal dirigente, nell'illusione che il rifiuto possa bloccare il decorso dei tempi antecedenti alla sospensione».

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