Giordano Riello, esponente della terza generazione di una famiglia che ha contribuito alla nascita e allo sviluppo dell'industria in Italia, è morto ieri a 96 anni nella sua casa di Porto di Legnago, nel Veronese.
Il nome Riello è quello di una antica dinastia e appartiene oggi a rami diversi con decine di eredi non sempre in pace. Giordano «si mise in proprio» oltre sessant'anni fa, fondando l'Aermec e con essa ha contribuito al benessere del Veneto e non solo: oggi il gruppo ha otto realtà industriali e sei società commerciali nel mondo; ha 1.700 addetti con i quali fattura circa 500 milioni di euro. La grande intuizione di Giordano, che fece decollare la sua azienda, riguardò il freddo: il gruppo di famiglia fabbricava da decenni bruciatori, ovvero «fabbricava» il caldo.
Ma non c'è niente di più stagionale delle temperature e gli stabilimenti per una lunga parte dell'anno si svuotavano. Così gli venne l'idea: «fabbricare» anche il freddo per bilanciare domanda e offerta e non far lavorare gli impianti a singhiozzo.
L'aria condizionata intesa come climatizzazione degli ambienti arrivò in Italia dagli Stato Uniti poco prima degli anni Cinquanta: il primo edificio rinfrescato d'estate fu l'hotel Mediterraneo di Roma. Giordano dunque fondò la propria azienda ed ebbe un immediato successo legato alla nascita di un'industria che in precedenza non c'era: molta la domanda da soddisfare e grazie a essa l'Aermec crebbe rapidamente e con successo.
Giordano Riello, classe 1926, si staccò dunque dai cugini e proseguì la sua avventura da solo. Il capostipite dell'intera dinastia era stato il nonno Ettore, un veneto d'ingegno che nel 1868 emigrò in Brasile, meno che ventenne. Tornò in Italia nel 1922 e fondò le Officine fratelli Riello. Nel 1923 sviluppò il suo primo bruciatore a olio per applicazioni di riscaldamento, progetto che segnò il suo ingresso nell'ambito del controllo della temperatura. Giordano era uno dei nipoti di Ettore e fu il primo a puntare sul freddo: mise a punto il suo condizionatore d'aria nel 1961 dando vita al marchio Aermec nel 1963 che divenne quindi uno dei primi produttori di condizionatori in Europa. Da allora Aermec è stata il pioniere nella costruzione di unità split in Europa diventando uno dei protagonisti nel campo dei ventilconvettori. Produzione sempre sostenuta da un'intensa attività di ricerca e di innovazione. Nel 2003 l'ingresso sul mercato Nord Americano. Sempre al suo fianco la moglie Gabriella, nua figura chiave.
Il nome Riello nel Nord Est d'Italia esprime il concetto di grande famiglia, di generazioni impegnate in una costante missione, come i Marzotto o gli stessi Benetton, che pure sono più giovani. Saghe anche un po' romanzesche fatte di visioni e di tenacia.
Ieri Giordano Riello è stato ricordato dal governatore del Veneto Luca Zaia, che l'ha definito «un innovatore» ricordando anche la sua sensibilità per i valori sociali, come uomo impegnato anche nel welfare aziendale.
Per il ministro Guido Crosetto «è stato uno dei grandi dell'industria italiana».Per Matteo Zoppas, altro appartenente a una dinastia industriale veneta e oggi presidente dell'Ice, Riello «ha contribuito a rendere il made in Italy un riferimento nel mondo».
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