Rime, social network e violenza: i rapper criminali finiscono in manette

Calciatore di 20 anni accoltellato: "Malacarne" e Margini, famosi sul web, accusati di tentato omicidio. Il post su Facebook: «Siamo il nuovo ordine»

Rime, social network e violenza: i rapper criminali finiscono in manette

Nell'altro mondo, quello virtuale che ormai abusa del reale, che lo domina, lo manipola e lo trasforma, dicono siano star. Rapper «famosi», le loro canzoni piene di rabbia e provocazione messe in onda sui social, ritornelli aggressivi, minacce. Sproloqui, diremmo noi vecchi, quelli che però ascoltano i nostri ragazzi.

Le manette che la polizia gli ha stretto ai polsi invece fanno male davvero e il «clic» non è suono finto. «Se il cielo è il limite da superare servo io demone di razza pura affianco del perverso dio. #whitey #white #mala #malacarne» uno degli hastag di Emilio Finizio (in arte Malacarne) 36enne originario di Sassuolo e residente a Viano. Con lui è finito in cella un altro idolo di questa platea web con cui gioca chi ha tempo da perdere: Juri Margini 20enne, nativo di Castelnovo Monti e residente a Viano. Lui è l'altro «cantante» finito coi ferri ai polsi, accusato di tentato omicidio. E adesso che già si trovano dietro le sbarre la richiesta di arresto del pm Giulia Stignani è stata suggellata dal gip del tribunale di Reggio Emilia.

Il loro bersaglio quella sera? Aldi Shipliati, 20enne albanese e promessa dell'Arcetana Calcio. Domenica scorsa, a Scandiano, nel Reggiano, era corso in difesa di un amico al culmine di una lite nata per i soliti «futili» motivi. Uno dei due aveva puntato una lama al collo al ragazzo e per questo il «bomber» interventuto in sua difesa era stato punito con tre coltellate al ventre. I responsabili fuggirono dopo l'aggressione, il giovane calciatore finì grave in ospedale. Erano bastati pochi giorni- quattro per l'esattezza- ai militari per individuare i presunti responsabili. Nel corso delle indagini i carabinieri, poco lontano dal luogo dell'accoltellamento, nella zona della stazione, avevano trovato e sequestrato un coltello sporco di sangue mentre nell'abitazione di uno dei due rapper, dove Margini risulterebbe essersi cambiato gli abiti, hanno sequestrato vestiti su cui la Scientifica avrebbe rilevato altre tracce ematiche.

Il giovane ferito, operato d'urgenza, si salverà. Chissà invece se i due rapper dal fare «incazzato» e i toni arroganti decideranno di «cantare» anche davanti ai giudici.

Margini si trova ora rinchiuso nel carcere di Reggio Emilia mentre Finizio è stato catturato a Genova: entrambi saranno giudicati dalla magistratura reggiana.

«La bratva è fratellanza la famiglia è l'unica cosa che conta. Siamo il nuovo ordine », postava un paio di settimane fa Juri. Ma di suoi deliranti testi, di frasi sgrammaticate, quelle che si usano per semplificare la digitazione sul web, se ne trovano tanti altri. Quarant'anni dopo sembra di assistere nel nostro Paese alla violenza dei ghetti degli States.

Che ci anticipano da sempre. Parafrasando la Fallaci, il rap non è violenza ma (quasi) tutti i violenti musicali sono rapper. «Non te l'hanno detto che il rap è uno sport violento?» recita d'altronde il claim di un famoso disco.

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