Per alcuni siamo entrati nel secolo asiatico; altri ritengono che la Cina supererà presto gli Stati Uniti diventando la prima potenza in assoluto. Queste due affermazioni sono tra loro collegate perché a guidare la locomotiva Asia è proprio la Cina, e lo sta facendo con una velocità di crociera altissima.
Per colmare il gap con l'Occidente, il Dragone ha dovuto fare in una trentina di anni quanto gli altri avevano fatto in tre secoli; una vera rivoluzione industriale è approdata oltre la Muraglia solo a partire dagli anni Ottanta, così come la rivoluzione informatica e tecnologica. Gli effetti sono stati dirompenti: se nella scorsa generazione il 90% dei cinesi viveva con meno di due dollari al giorno, oggi una simile condizione spetta a meno del 3% della popolazione.
E ancora, il reddito pro capite è passato dai 193 dollari del 1980 agli oltre 8.100 di oggi. In aggiunta al miracolo economico, la Cina è protagonista di un altro fenomeno: la rinascita culturale dell'Asia. I traguardi raggiunti da Pechino hanno scosso la comunità internazionale e modificato la percezione dell'opinione pubblica nei confronti di un Paese e un continente intero.
I valori culturali della Cina stanno insediando quelli occidentali, fin qui considerati universali, un po' in tutti i campi: dal cibo al cinema, dall'arte alla moda, dal lifestyle al commercio. La vecchia «fabbrica del mondo», nota per costruire beni scadenti e a poco prezzo, adesso è sinonimo di qualità. Prendiamo ad esempio gli smartphone prodotti da Huawei: l'azienda cinese ha superato l'americana Apple e sta per scalzare Samsung in vetta alla classifica dei maggiori produttori di telefoni. Facciamo un altro esempio: la Cina ha iniziato a investire nel cinema per produrre blockbuster e serie tv fruibili anche in Occidente. Dentro un film c'è sempre la cultura di chi lo ha prodotto, quindi ogni volta che una pellicola cinese impressiona più di una proiezione di Hollywood vuol dire che la Cina ha fatto un altro passo avanti nell'accendere i riflettori sulla propria visione del mondo.
Gli Stati Uniti per tutto il Novecento e i primi anni 2000 hanno dominato la scena affidandosi al loro enorme serbatoio di soft power, un contenitore di affermazione culturale esteso a tutte le latitudini.
Adesso che è il turno della Cina benvenuti, allora, nel Rinascimento asiatico con caratteristiche cinesi. I valori che una volta erano relegati nei dintorni della Città Proibita non solo stanno tornando a galla, ma sono usciti dai confini asiatici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.