Riportava il figlio dalla disco: travolta da un autista ubriaco

Si è spenta dopo un giorno di agonia, feriti i quattro ragazzi. Per sicurezza era andata a prenderli a una festa in un locale

In foto Marika Cucchiarini, 45 anni
In foto Marika Cucchiarini, 45 anni
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Era andata a prendere il figlio in discoteca per stare più tranquilla e lo stava riportando a casa con altri tre amici quando è stata travolta e uccisa dall'auto guidata da un altro giovane, anche lui di ritorno da una serata in un locale, dove aveva bevuto un po' troppo.

Marika Cucchiarini, la mamma di 45 anni, di Consandolo, coinvolta in un grave incidente stradale nella notte tra mercoledì e giovedì lungo la strada statale 16 Adriatica a San Nicolò di Argenta, in provincia di Ferrara, è morta venerdì sera dopo una giornata di agonia nel reparto di rianimazione dell'ospedale Maggiore di Bologna. Il 24enne di San Biagio di Argenta che l'ha tamponata era ubriaco ed è stato arrestato. Quella sera Marika - che era nata ad Urbino ma viveva da tantissimi anni a Consandolo, anche dopo la separazione, con la ex suocera e il figlio più piccolo, mentre l'altro, che fa il musicista, si è trasferito da tempo in un'altra città - aveva recuperato il 18enne e tre suoi amici, una ragazza e due ragazzi della stessa età, ad una festa di fine anno scolastico. Nella strada verso casa la donna, al volante della sua Citroen C3, si è fermata ad un semaforo provvisorio che era stato posto in prossimità di un cantiere. Ma mentre aspettava il verde è stata tamponata da una Clio che viaggiava ad alta velocità, condotta da un giovane di 24 anni, M.I., anche lui di ritorno dalla discoteca con gli amici. Quando si è reso conto dell'auto ferma davanti a lui, era troppo tardi. L'automobilista ha cercato di frenare, ma purtroppo è stato inutile. Nello scontro, avvenuto verso le due, la donna al volante è rimasta incastrata tra le lamiere, come gli altri occupanti della Citroen. Per liberarli sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. È stata Marika a riportare i traumi più gravi. Trasportata in elicottero all'ospedale di Bologna in condizioni disperate, non ce l'ha fatta e venerdì alle 13 sono state staccate le macchine che la tenevano in vita. Ferito anche il figlio e gli amici, portati in ambulanza al Sant'Anna di Cona con codici di media gravità. Situazione più seria per uno di loro, che potrebbe avere lesioni permanenti.

I carabinieri intervenuti sul luogo dell'incidente si sono subito resi conto che il 24enne che ha tamponato l'auto della mamma era ubriaco: sottoposto all'alcoltest è risultato positivo, con un valore dell'alcool decisamente più alto del consentito. Giovedì mattina i magistrati della Procura di Ferrara lo hanno fatto arrestare. Ora il giovane è agli arresti domiciliari e in sede di convalida davanti al gip, ieri mattina, dopo la morte della 45enne gli è stata contestata la nuova accusa di omicidio stradale, che va ad aggiungersi all'iniziale imputazione di lesioni stradali gravissime plurime e guida in stato di ebrezza.

In aula il giovane, assistito dagli avvocati Carmelo Marcello e Pasquale Longobucco, rispondendo alle domande del gip si è mostrato mortificato per quanto accaduto, spiegando di non aver visto l'auto ferma al semaforo.

Turbati anche i difensori: «È una vicenda dolorosa. Adesso è il momento del dolore e della vicinanza alla famiglia della vittima. La difesa tecnica è doverosa e ci sarà al momento opportuno», hanno commentato al termine dell'udienza.

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