Riscatto Bergamo: è la città più vivibile

La rinascita dopo il Covid. Milano scende al 12° posto, paga l'indice di sicurezza

Riscatto Bergamo: è la città più vivibile
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Si potrebbe dire che a vincere in realtà sia stata la tenacia, quella dei bergamaschi a non mollare mai. Solo pochi anni fa - era il 2020 - era stato l'anno nero del covid. Poi, costantemente è riuscita ad andare avanti e scalare posizioni.

La trentacinquesima edizione della Qualità della Vita del Sole 24 Ore, indagine lanciata nel 1990 per misurare i livelli di benessere nei territori italiani segna infatti la vittoria della provincia di Bergamo: mai premiata prima d'ora nella classifica generale, ma già incoronata regina dell'Indice di Sportività 2024, la provincia orobica aveva già scalato diverse posizioni nel 2023 e quest'anno ha scalzato habitué del podio come Trento, al secondo posto, e Bolzano, al terzo. All'ultimo posto troviamo Reggio Calabria, maglia nera di una classifica che vede le ultime 25 posizioni occupate da province del Mezzogiorno. L'indagine fotografa il benessere nelle province italiane con 90 indicatori divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. La top 10 della classifica è lo specchio di un Paese in cui le grandi città cominciano a manifestare diverse fragilità, limiti che erano già emersi durante la pandemia. L'unica presente è Bologna, al nono posto, in calo di sei posizioni rispetto all'edizione 2023. Scende Milano di 4 passando al 12° posto (paga per l'indice sulla sicurezza), Firenze (36° posto) segna un -30 e Roma scende di -24 posizioni piombando al 59° posto. Torino perde 22 posizioni, arrivando al 58° posto. Napoli è penultima, mentre Bari è tra le poche a salire: un aumento di 4 posizioni la porta al 65° posto. Le grandi aree metropolitane scontano, a confronto con l'anno scorso, sia la presenza di alcuni indicatori di nuova introduzione come la disuguaglianza nel reddito e le mensilità di stipendio necessarie ad acquistare casa, entrambi inseriti nella categoria Ricchezza e consumi. Ma anche alcuni dati che testimoniano, per esempio, la fine della corsa del Pil pro capite: il dato, rapportato al 2023, sale di più al Sud. Per il resto, trionfano le medie province: Monza e Brianza (4° posto), seguita da Cremona e Udine, vincitrice lo scorso anno, Verona e Vicenza. E tra le sorprese c'è Ascoli Piceno che guida la classifica di Giustizia e sicurezza. E il sindaco, Marco Fioravanti, che orgoglioso risponde al Giornale: «Questa vittoria è frutto di un lavoro che dura da cinque anni, che punta ad aiutare e incentivare i giovani e le donne, con politiche e sostegni concreti. Vivere in un ambiente sicuro ed essere competitivi nel mondo è possibile». Vince il versante nord orientale, con tre province lombarde, le due province autonome del Trentino Alto Adige, due venete, una emiliana e una marchigiana.

Le classifiche di tappa si confermano sei: Biella vince in Ricchezza e consumi; Milano mantiene la sua leadership in Affari e Lavoro; Brescia è prima in Ambiente e servizi; Bolzano è leader in Demografia, salute e società; Ascoli Piceno guida la classifica di Giustizia e sicurezza; Trieste è la migliore per Cultura e tempo libero. Una menzione a parte va a Firenze che vince la quarta edizione della Qualità della vita delle donne.

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