Almeno cinque coltellate, verosimilmente l'apice di una rissa tra giovani all'esterno di un locale notturno: è morto così, a 17 anni, un ragazzo di origini marocchine nato a Poggibonsi e residente a Certaldi. Il corpo di Moubakir Maati è stato trovato riverso a terra in una pozza di sangue da tre giovani passanti, poco prima dell'alba di domenica, a Campi Bisenzio, Comune dell'hinterland fiorentino.
L'omicidio è avvenuto vicino a un centro commerciale e in prossimità di alcuni locali. Gli uomini che hanno scoperto il corpo hanno dato l'allarme e chiamato soccorritori e forze dell'ordine, ma per il 17enne non c'è stato nulla da fare: i carabinieri stanno indagando per ricostruire la dinamica dell'aggressione e individuare i responsabili, e al momento la pista della rissa tra giovani resta la più attendibile, anche se non si esclude alcuna ipotesi. In particolare, gli uomini dell'Arma stanno verificando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, alla ricerca di elementi utili. Secondo una prima ricostruzione, infatti, Moubakir avrebbe passato la serata di sabato in una discoteca a poca distanza dal luogo dove è stato ritrovato il suo corpo, insieme ad alcuni amici. Per motivi ancora da chiarire, il gruppetto avrebbe avuto un diverbio con altri giovani, che si è trasformata in una rissa all'esterno del locale, nella zona di via Buozzi. All'improvviso è spuntata un'arma da taglio, pare un coltello, che ha procurato ferite mortali alla vittima. A detta di alcuni testimoni, in particolare, sarebbe stato accerchiato e aggredito. Moubakir non sarebbe morto sul colpo: dopo essere stato colpito ha avuto la forza di compiere qualche passo, per poi perdere i sensi e accasciarsi al suolo in via Tintori, accanto a una fermata dell'autobus, la dove è stato ritrovato alle 5,30 del mattino.
Classe '97, figlio di un marocchino e un'italiana ora separati e con una sorellina più piccola, la vittima aveva studiato a Empoli e fino a poco tempo fa giocava come mezzala nella squadra Juniores del Gambassi Terme, prima di smettere per impegni di lavoro.
L'omicidio del giovane ha scosso l'intera comunità: «Esprimo il mio più sincero cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia, che in questo momento sta affrontando un dolore indescrivibile spiega il sindaco di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri ma come amministrazione comunale è un segnale d'allarme che non possiamo sottovalutare e ci impegneremo ancor di più per prevenire questi fatti isolati».Mentre le forze dell'ordine indagano per risalire agli assassini, le autorità hanno già chiuso la discoteca dove avrebbe avuto origine la discussione.
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