A cena al ristorante e di nuovo a teatro o a un concerto e anche al cinema. Se si torna in zona gialla si torna anche a tavola nei ristoranti a pranzo e cena, anche se soltanto all'aperto. Ma resta il coprifuoco alle 22. Almeno per il primo periodo di aperture la richiesta di allungare la libera uscita di un'ora spostando il coprifuoco alle 23 ha trovato la netta opposizione delle autorità sanitarie che vogliono evitare il rischio di aree affollate in prossimità dei locali.
Ma il segnale di riapertura che dovrebbe arrivare oggi dal consiglio dei ministri segna una svolta per le attività di ristorazione. Dal 1° giugno infatti bar e ristoranti potranno servire ai tavoli anche al chiuso, ma con limiti orari dalle 5 alle 18, quindi niente cena. Nessun limite orario invece per la ristorazione per i clienti degli alberghi. Aperti anche ristoranti e bar delle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, ma anche negli ospedali e negli aeroporti, nei porti e negli interporti.
Ma dal 26 aprile la grande novità, sempre limitata alla zona gialla, è il via libera agli spettacoli teatrali e ai concerti, ai cinema, ai locali. Con quali limiti? Deve essere assicurato il rispetto della distanza di almeno un metro tra le persone: spettatori, attori, personale. A meno che non si tratti di conviventi. La capienza non dovrà in nessun caso superare il 50 per cento di quella prevista e normalmente autorizzata. Comunque qualunque sia la capienza del locale il numero massimo di spettatori all'aperto non dovrà superare le mille persone e al chiuso le 500.
Bisognerà invece aspettare il 15 maggio per vedere riaprire le attività degli esercizi presenti all'interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali e altre strutture omologhe. Sempre nel rispetto dei protocolli di sicurezza: mascherine e distanziamento.
E per l'estate, esattamente dal 1° luglio, si potrà ripartire con le fiere che saranno aperte anche a chi arriva dall'estero, a meno di limitazioni di ingresso specifiche nel nostro paese per motivi di salute pubblica. Le attività preparatorie potranno partire prima purché non sia prevista la presenza di pubblico. Potranno ripartire pure dalla stessa data del 1° luglio convegni e i congressi.
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