"L'unico politico che sia andato a salutare il commissariato di polizia e la lapide di mio padre è stato Matteo Salvini. Mentre le sardine ballavano e bevevano la birra in piazza…". Scrive così Rita Dalla Chiesa sul proprio profilo Twitter, commentando la visita di ieri – lunedì 3 febbraio – del segretario della Lega a Palermo e della contestuale contro-manifestazione del movimento ittico di piazza, come riportato dall'Adnkronos.
La giornalista è appunto figlia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso il 3 settembre del 1982 nel capoluogo siciliano (di cui era diventato prefetto per combattere la mafia di Cosa Nostra) in un attentato mafioso, nel quale morirono anche la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente della scorta Domenico Russo.
Il leader del Caroccio ha incontrato i militanti ma anche in questa occasione è stato preso di mira da contestatori e dalle sardine, che hanno costretto l'entourage dell’ex ministro dell'Interno ad annullare la visita al mercato di Ballarò. Ma non la visita al commissariato di polizia e alla lapide del generale Dalla Chiesa.
Il momento clou della giornata è stato l'evento organizzato al teatro "Al Massimo", gremito in ogni ordine di posto: numerose, infatti, le persone che non sono riuscite a entrare visti che i posti erano andati esauriti e visto che la capienza massima era stata appunto raggiunta: "Mi dispiace per le tante persone rimaste fuori - ha dichiarato l'ex titolare del Viminale - la prossima volta prendiamo un palazzetto dello sport o la piazza più grande di Palermo per non lasciare fuori nessuno".
In strada anche gli antagonisti: i "pesciolini" hanno cercato di rubare la scena al leghista, attaccandolo con cartelloni e cori di protesti. Su tutti "Palermo non si lega". A differenza però degli annunci, le sardine non erano migliaia ma appena qualche centinaia. E ovviamente qualcuno ha intonato "Bella ciao".
Ai microfoni della stampa, l'ex vicepremier ha così commentato la contro-manifestazione:"Quello delle sardine è un movimento che mi odia, non posso neanche dirgli 'mettete dei fiori nei vostri cannoni' perché magari fraintendono. Una brutta vita quella che ti vede in piazza contro qualcuno. Io non sono a Palermo contro qualcuno, sono a offrire un'idea di città ai palermitani che vogliono ascoltare. Uno che dice 'esisto perché non mi piace Salvini'... auguri.
Io mi accontento dei sondaggi che danno la Lega al 33.3 per cento. Basterebbe che portassero un'idea. Andare in piazza a dire mi sta sulle balle Salvini, non è che rappresenti un'idea di Sicilia diversa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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