L'ultima volta era stata vista al seggio elettorale. Si votava a Monza per le suppletive che hanno visto trionfare Adriano Galliani per il seggio lasciato vuoto dalla scomparsa di Silvio Berlusconi. Non si era lasciata sfuggire che un appena sussurrato «sono qui per votare». Altro, allora, non aveva aggiunto Marta Fascina, che dal giorno della morte dell'«amato Silvio» non ha lasciato Villa San Martino, chiudendosi in un lutto inconsolabile.
Ora la sua voce torna a farsi sentire. Attraverso la mediazione di Bruno Vespa che è riuscito a intervistarla per il libro Il rancore e la speranza.
Fascina resta ancora chiusa nel suo dolore ma apre la porta non soltanto alla speranza ma anche ai progetti politici. E annuncia il suo ritorno a Montecitorio. Ancora non si conoscono i tempi esatti. Lo stesso Vespa non è riuscito a carpire dettagli più precisi ma l'onorevole di Forza Italia, eletta nel collegio uninominale di Marsala, tornerà alla Camera per svolgere al meglio il ruolo che le è stato affidato dagli elettori.
Il dubbio sulla sua carriera politica era tornato agli onori della cronaca lo scorso 29 settembre. Erano due gli appuntamenti fissati per quel giorno in memoria di Berlusconi. A Paestum il Berlusconi day, primo di una tre giorni dedicata non soltanto a Berlusconi come personalità e imprenditore ma anche come politico e soprattutto statista. A Milano, invece, sempre il 29 settembre era in programma l'inaugurazione del Belvedere a lui intitolato a Palazzo Lombardia. In quell'occasione Paolo Berlusconi, rispondendo alle domande dei cronisti a proposito dell'assenza della Fascina aveva commentato: «Se per il grande dolore Marta non se la sente di tornare in Parlamento, dovrebbe prendere in considerazione l'idea di un passo indietro». Gli amici e soprattutto i suoi colleghi di partito fanno muro intorno alla sua esigenza di riserbo. E da Forza Italia emerge soltanto una linea ufficiale di «totale comprensione», come hanno più volte sottolineato sia il segretario Antonio Tajani che il capogruppo alla Camera Paolo Barelli. Nel corso dell'intervista di Vespa Fascina parla del suo rapporto con i figli dell'ex premier ai quali la lega «stima e affetto». Ma soprattutto racconta del suo «amato Silvio». «La sua improvvisa scomparsa terrena confessa la parlamentare azzurra la vivo con un senso angosciante di vuoto che resterà incolmabile per tutto il resto della mia vita».
E di lui racconta anche le ultime giornate, le ultime ore. «Ha lavorato sino a poche ore prima di raggiungere la casa del Signore ricorda la Fascina . Leggeva giornali, scriveva. Ragionava di politica interna e internazionale. Aveva deciso di candidarsi alle elezioni europee». «Questo la dice lunga sul suo ineguagliabile attaccamento alla vita».
Sul futuro la deputata non ha dubbi: «Faccio politica fin da adolescente.
Continuerò a svolgere il mandato di parlamentare». «Non ho mai chiesto aggiunge incarichi di partito. Al momento non immagino particolari ruoli per me». E non lascerà Arcore che, in accordo con la famiglia Berlusconi, continuerà a essere la sua residenza.
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