"Forse avremmo meritato più attenzione e anche più rispetto per quello che rappresentiamo". C'è una certa delusione nelle parole di Giovanni Malagò, presidente del Coni che oggi avrebbe dovuto incontrare il sindaco di Roma, Virginia Raggi, sul tema delle Olimpiadi.
"Dopo 37 minuti di attesa, alle 15.07, anche in considerazione del fatto che la sindaca aveva convocato una conferenza stampa per le 15.30, abbiamo deciso di andare via", spiega Malagò, accusando la Raggi di non esserci presentata, mentre in separata sede il primo cittadino ha sostenuto di avere avuto un contrattempo che gli ha impedito di essere all'incontro puntuale.
Alla convinzione del Movimento 5 Stelle che l'Olimpiade a Roma non si debba fare, Malagò risponde deciso. "Non apparteniamo a nessun partito. Siamo laici. Abbiamo avuto un mandato dal mondo dello sport all'unanimità".
E aggiunge: "Non era mai successo da quando esiste il Coni. Siamo andati avanti forti di una delibera dell'assemblea capitolina con ampia maggioranza, il sostegno del governo italiano, della Regione e l'endorsement della presidenza della Repubblica".
Come a dire che la posizione della Raggi, che considera "da irresponsabili" la candidatura, sostenendo che per la città ne deriverebbero soltanto problemi, sarebbe in minoranza.
L'accusa di Malagò va ancora più in profondità.
"La mozione - dice - parla di città che non sono mai state candidate. Bisogna sapere prima di cosa si parla, sennò si fanno brutte figure. Come si fa a non saperlo? Amburgo non è stata mai candidata, Boston neanche, è imbarazzante".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.