Raggi ignora il disastro: "Bene il primo anno"

Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, fa il bilancio del suo operato: "Siamo orgogliosi di presentare il lavoro di questo primo anno di consiliatura. È stato un anno intenso e pieno di opportunità perchè i cittadini ci hanno chiesto di cambiare il corso dell'amministrazione comunale e lo stiamo facendo"

Raggi ignora il disastro: "Bene il primo anno"

"Siamo orgogliosi di presentare il lavoro di questo primo anno di consiliatura. È stato un anno intenso e pieno di opportunità perchè i cittadini ci hanno chiesto di cambiare il corso dell'amministrazione comunale e lo stiamo facendo". Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, nel corso della conferenza stampa 'Roma Rinasce', fa il punto sul primo anno di governo e difende la sua amministrazione.

"Stiamo lavorando a ricostruire i processi. Sarebbe stato facile risolvere qualche problema, penso alle buche, chiamando le solite ditte, - spiega - ma questo non avrebbe portato al cambiamento che i romani ci hanno chiesto". La Raggi cerca, dunque, di spazzare via l'accusa di immobilismo chiarendo: "Non dobbiamo fare cose per far vedere che siamo bravi ma fare cose che restino nel tempo. Ci prendiamo anche le critiche ci sta questa amministrazione ci sta, ci mette faccia". Il primo cittadino grillino ci tiene a precisare che: "Noi non siamo stati eletti per costruire castelli di carta, non è nostra intenzione e non lo faremo", ma anzi la sua giunta punta a "cambiare il corso dell'amministrazione vista negli ultimi 20 anni e lo stiamo facendo". La sindaca chiede, pertanto, ancora del tempo prima che il cambiamento diventi palpabile: "Ci saranno risultati visibili subito e altri che saranno visibili più in là" ma assicura: "Questa amministrazione entra qui al mattino presto ed esce la sera tardi. Stiamo facendo il massimo e non molliamo".

Non manca un accenno ai conti del Comune e all'importanza di aver approvato il bilancio nei giusti termini: "Non farlo negli ultimi anni non ha consentito di fare gare. Questa misura che può sembrare piccola, in realtà è una chiave di volta di cui sono molto orgogliosa". ​"Abbiamo trovato una città ferma su procedure vecchie, stantie, che non consentivano di poter contribuire in maniera efficace allo sviluppo della città", attacca di nuovo la Raggi che insiste sulla necessità di ripartire dalle gare pubbliche a termini di legge: "È l'unico modo con cui consentire a tutti i competitor di sfidarsi tra loro e avere il miglior prezzo".

La Raggi, poi, rivendica di aver bloccato il progetto originario dello stadio della Roma che era partito come "una grande speculazione edilizia" ma è riuscita a ottenere delle modifiche significative: "Noi ci abbiamo messo le mani con lunghe trattative con i proponenti e abbiamo proposto una soluzione diversa che prevedesse più verde, interventi più incisivi in campo energetico e nelle opere pubbliche". A tal proposito la sindaca non rinuncia al suo sport preferito: dare la colpa agli ex sindaci: "Molti progetti che abbiamo affrontato - spiega - sono eredità del passato e metterci mano avrebbe potuto significare una richiesta di danni milionaria per le casse del Comune"

Raggi si è poi detta "orgogliosa" anche per il "piano rifiuti" e per quanto fatto sul fronte della mobilità rimettendo in strada "45 filobus fermi da anni". La funivia, invece, è una proposta che chiede il quartiere e che "abbiamo studiato e abbiamo visto che tra tutte è la soluzione migliore". "Quando andiamo all'estero - ha aggiunto - noi vediamo realtà che sono normali e non capiamo perchè qui non possano esserlo". Sull'inchiesta giudiziaria che la riguarda la sindaca ha risposto ai giornalisti dicendo:"Ho ricevuto un avviso di conclusione di indagini, ho usato per le nomine una procedura vecchia che non aveva mai destato sospetti, ho agito in buona fede e spiegherò tutto ai magistrati". Nessun problema a riguardo con i vertici del Movimento Cinquestelle:"Ho sentito Beppe mi ha incitato ad andare avanti. Continueremo a lavorare".

Sul fronte dell'accoglienza la Raggi ricorda che la Capitale ospita già:​ "un gran numero di persone, parlo di migranti economici" che vanno al di là della quota che spetta a Roma e perciò si deve "iniziare a non parlare di quote ma di 'persone' ". "Sono persone che sono libere di venire a Roma e a cui dobbiamo dare una risposta, ma - spiega - non vogliamo fare come Buzzi e Carminati e replicare il modello Mafia Capitale". Per dare corso "a un nuovo modello" c'è bisogno di tempo ed è per questo che la sindaca chiede una temporanea sospensione degli arrivi a partire da gennaio.

Sul Patto per Roma, "abbiamo già avviato un'interlocuzione con il ministro, ma le risorse del fondo di coesione sono circa 110 milioni". Soldi che comunque non basteranno a coprire il buco di bilancio di 4 miliardi.

"Roma ha 2 milioni 800mila abitanti, pagano tasse per 4 milioni e mezzo di persone che ci passano, ci lavorano. Questo squilibrio - ha concluso la Raggi- non dipende da questa amministrazione nè da quelle precedenti, e in altre parti del mondo ha portato a un riconoscimento di status speciale che Roma non ha".

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