Si allagano, si bruciano, si fermano e non si muovono più. Sarebbe il caso di dire, per restare in tema, che il sistema di mezzi pubblici nella capitale fa acqua da tutte le parti.
La notte in cui il tornado ha devastato Ladispoli e la periferia nord di Roma gli autisti dell'Atac sono entrati negli autobus con l'ombrello per cercare di tamponare le infiltrazioni d'acqua che cadevano nella cabina di guida. E non per la particolare entità del fenomeno. Un mezzo su quattro, infatti, raccontano gli operai della rimessa di Tor Pagnotta, ha problemi di questo tipo. Trentasei bus su 160 usciti in quei giorni di diluvio sono, infatti, tornati alla base perché pioveva sui passeggeri. E questo non è un problema da poco, con l'inverno alle porte.
Come se non bastasse un paio di giorni fa un mezzo della linea N2 è andato a fuoco in zona San Paolo. Il conducente si è accorto dell'incendio subito e ha salvato i passeggeri. Il rogo è divampato mentre il mezzo, che è andato completamente distrutto insieme a due alberi, era in movimento. Sull'episodio è stata aperta un'indagine interna, ma questo non sminuisce la questione. Che dire poi dei bus che si fermano in salita? Insomma, ce n'è per tutti i gusti e prendere l'autobus a Roma è una scommessa. Poco importa, allora, se presto questi saranno presidiati da controllori stabili. I mezzi hanno in media 11 anni e questo tema è un boomerang per la giunta Raggi, che continua a ricevere bordate dall'opposizione, tanto che in Parlamento c'è chi spinge per il commissariamento dell'Atac.
«L'autobus in fiamme alla stazione Termini è l'immagine di un'Atac negli ultimi anni abbandonata - sottolinea l'assessore alla Città in movimento di Roma Capitale, Linda Meleo -. Noi stiamo invertendo la rotta. Stiamo per liquidare nei prossimi giorni a20 milioni di euro che serviranno per incrementare l'attività di manutenzione e la scorsa settimana abbiamo presentato 25 dei nuovi 150 autobus che entro pochi mesi saranno in giro per la capitale.
Non ci fermeremo qui: ne acquisteremo altri, oltre ai 150».Ma l'opposizione è pronta a cavalcare il problema. «Gli utenti oltre che di biglietto devono munirsi di idrante per salire a bordo dei mezzi Atac? - ironizza Stefano Pedica del Pd - Sulla sicurezza non si scherza».
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