Sì ad AstraZeneca: "Efficace e sicuro. Non ci sono legami con le trombosi"

Ema promuove il siero. Previsti altri studi sui casi rari: sono 3 in Italia, in Europa 25 su 20 milioni di dosi. Effetti collaterali, il foglietto illustrativo sarà aggiornato. Norvegia e Svezia frenano: aspettiamo

Sì ad AstraZeneca: "Efficace e sicuro. Non ci sono legami con le trombosi"

«Sicuro ed efficace». Il Comitato sulla sicurezza dell'Ema (Prac) ha sgombrato ieri pomeriggio tutti i dubbi e ha promosso il vaccino di Astrazeneca a pieni voti. «Il Prac è giunto a una chiara conclusione scientifica - ha dichiarato in conferenza stampa la direttrice esecutiva dell'Agenzia europea per i medicinali, Emer Cooke - Questo è un vaccino sicuro ed efficace e i suoi benefici e la protezione delle persone dal Covid-19 e dai rischi associati e ospedalizzazioni superano i possibili rischi». Inoltre, il siero non è associato all'aumento del rischio complessivo di trombosi. Anzi, «i casi di trombosi dopo la somministrazione del vaccino - ha aggiunto Sabine Straus, presidente del Prac - sono inferiori a quelli che avvengono tra la popolazione non immunizzata». Il via libera dell'Ema ha fatto tirare un sospiro di sollievo a molti capi di stato europei che hanno fretta di vaccinare la popolazione. Non ha perso tempo la Francia, all'opera già nella serata di ieri. Oggi pomeriggio riparte anche in Italia la campagna di vaccinazione sgombrando tanti dubbi sollevati dopo gli improvvisi decessi che hanno colpito alcuni vaccinati in diversi paesi della Ue. Ma quei casi di tromboembolia che hanno fatto scatenare il panico collettivo e il blocco delle somministrazioni alla fine sono davvero poca cosa: su 20 milioni di vaccinati, si sono verificati 18 casi di trombosi e 7 casi insoliti di rarissima coagulazione intravascolare che hanno colpito donne al di sotto dei 55 anni, sette in Germania, tre in Italia, uno in Spagna, due in Norvegia, due in India, tre in Gran Bretagna. Casi che Emer Cook lascia in sospeso: «Ancora non possiamo escludere il collegamento tra questi eventi e il vaccino, verranno fatti altri approfondimenti. Ma al momento non ci sono prove che sia stato il vaccino a causarli». Ma siccome il rischio, sia pure remoto, potrebbe sussistere, è giusto che tutti ne siano consapevoli. «Queste informazioni spiega Cook- vanno inserite nel foglietto illustrativo di Astrazeneca per favorire azioni tempestive e aiutare a mitigare effetti collaterali». Le avvertenze servono ad avere più consapevolezza. «Io mi vaccinerei domani ha detto la Cook ma devo sapere cosa devo fare se mi succede qualcosa».

Ma quali sono i segnali del nostro corpo a cui bisogna fare attenzione? «Mancanza di respiro, dolore al petto o allo stomaco, gonfiore o freddo a un braccio o una gamba, mal di testa grave o in peggioramento o visione offuscata dopo la vaccinazione, sanguinamento persistente, piccoli lividi multipli». Grande attenzione e nuovi studi sui casi rari. Ma ancora si brancola nel buio. La Presidente del comitato per la farmacovigilanza dell'Ema, Sabine Straus, spiega che si studia il legame con il fumo o con l'assunzione di pillola anticoncezionale. Ma parla di ipotesi «possibili» così com'è possibile che chi ha avuto il Covid asintomatico abbia sviluppato trombi o che la sindrome post covid possa provocare una trombosi dell'aorta. Al di fuori dal campo delle ipotesi, però, c'è una certezza: non esiste alcun collegamento tra le patologie e la qualità dei lotti o di produzione del vaccino. E l'indagine su Astrazeneca per ora si ferma qui. Ora la parola passa alle istituzioni governative. Norvegia e Svezia aspettano nuovi test, la Spagna riprende le vaccinazioni da mercoledì.

«Siamo preoccupati conclude Emer Cook - perché ci sono 2500 morti al giorno ed è importante studiare ancora e ancora. Ma per i casi di trombosi abbiamo mobilitato esperti e lavorato con autorità sanitarie in tutto il mondo. Non è una situazione insolita o inattesa».

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