Morosa e forse arriverà a dichiararsi (pure) abusiva a sua insaputa. Ilaria Salis, capolista alle Europee di Alleanza Verdi e Sinistra, ha occupato illegalmente un alloggio popolare in zona Navigli a Milano nel 2008. Quando si sono presentati gli ispettori Aler un anno dopo, come ha raccontato ieri il Giornale, per evitare lo sgombero ha sostenuto anche «di non avere problemi di salute ma di essere in stato di gravidanza al secondo mese. Non documentato», come hanno precisato a verbale. È il sistema più usato dagli abusivi per evitare lo sgombero con la forza, ma non facciamo illazioni. Nel 2022 fu allontanata invece senza sconti da un alloggio in zona Corvetto, sud Milano: la maestra, sotto processo e ai domiciliari a Budapest con l'accusa di aver partecipato all'aggressione di alcuni neonazisti, reagì con altri esponenti dei centri sociali con barricate, insulti e lanci di immondizia contro gli agenti e fu denunciata e condannata. Per l'alloggio di 39,72 mq in al secondo piano di via Borsi 14, zona Navigli, il contatore dell'affitto non si è fermato dopo l'identificazione. Anzi, in questi casi giustamente Aler, l'azienda di edilizia residenziale pubblica di Regione Lombardia, applica il canone massimo consentito (+150%) e Salis ha maturato un debito intorno ai 90mila euro (90.129,94 per la precisione). Dal 2022 è subentrato invece un altro inquilino abusivo. Il padre Roberto Salis la difende a prescindere: «Non commento articoli fatti da giornali che ho già querelato» per altri fatti. Gli avvocati della 39enne, Eugenio Losco e Mauro Straini, sostengono invece che Salis non abbia «mai ricevuto alcuna citazione né in sede civile né in sede penale per la presunta occupazione. Né ha mai ricevuto alcuna richiesta di pagamento. La prova che da allora ad oggi abbia ininterrottamente abitato in quell'abitazione sarebbe fondata unicamente sulla circostanza che nel 2008, quando aveva 23 anni Ilaria sarebbe stata trovata all'interno. Non risultano ulteriori accessi per verificarne la permanenza». La linea di difesa per scampare al debito. La porta dell'alloggio era stata sfondata e lastrata, il cilindro delle chiavi sostituito, l'occupante abusiva identificata. «È certo invece che non abbia mai ricevuto richieste di pagamento in merito. Prima di contabilizzare un credito, sarebbe necessario verificarne attualità e fondatezza. E mettere al corrente il debitore delle proprie pretese. Cosa che normalmente non viene fatta attraverso i giornali ad un giorno dalle elezioni». Aler conferma tutto. «A fronte dell'occupazione abusiva dell'alloggio di via Borsi 14 a Milano avvenuta nel 2008, Aler Milano ha, come di consueto, presentato denuncia querela nei confronti degli occupanti, ai sensi degli articoli 633 e 635 del Codice Penale, nonché attivato i procedimenti amministrativi finalizzati al rilascio e recupero dell'alloggio in questione». E in linea generale «si conferma che all'occupazione senza titolo è applicata un'indennità monetaria assimilata al canone massimo dell'unità immobiliare per tutto il periodo della permanenza». I bollettini di pagamento sono stati inviati al domicilio noto. Il deputato FdI Marco Osnato ironizza: «Semmai Salis fosse malauguratamente eletta in Ue, spero usi almeno le prime indennità per rifondere i soldi sottratti agli inquilini onesti». Carlo Fidanza, eurodeputato FdI in corsa per il bis, rimarca che «dopo il caso Soumahoro è un'altra candidatura imbarazzante per Bonelli e Fratoianni.
L'anarchica di Monza ha collezionato una sfilza di querele per vari reati, una doppietta di occupazioni abusive a Milano e un debito di 90mila euro con Aler. Altro che paladini dei diritti». Per il senatori Fi Maurizio Gasparri «si conferma di una candidatura discutibile».
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