Salvini e Ruini "come Hitler e Von Papen": la frase choc di Melloni

Lo storico Alberto Melloni sull'endorsement del cardinal Ruini a Salvini: "Per una beffa della storia quel che Ruini dice oggi sul Corriere delle possibili ‘prospettive’ di Salvini, è identico a quel che von Papen diceva di Hitler a Roncalli nel 1941"

Salvini e Ruini "come Hitler e Von Papen": la frase choc di Melloni

Matteo Salvini e Camillo Ruini paragonati a Hitler e Von Papen.

È questa la sintesi di un criticatissimo tweet pubblicato dal noto storico della Chiesa, e curatore della rubrica di RaiNews24 "Il sabbatico. Cibo del pensiero, cibo per l'anima", Alberto Melloni.

Il professore bolognese ha scritto: "Per una beffa della storia quel che Ruini dice oggi sul Corriere delle possibili ‘prospettive’ di Salvini, è identico a quel che von Papen diceva di Hitler a Roncalli nel 1941 [P.S. Roncalli lo zittì citando i ‘milioni di ebrei’ uccisi ‘nelle camere a gas’]".

Il riferimento di Melloni è l’intervista domenicale concessa dal cardinale modenese, ex presidente della Conferenza dei Vescovi italiani, al giornalista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo. Dialogando con il saggista piemontese, il cardinal Ruini aveva spiegato di non condividere l’immagine tutta negativa di Salvini che "alcuni ambienti" propongono. Per il porporato emiliano-romagnolo Matteo Salvini ha "notevoli prospettive davanti a sé" ma deve "maturare sotto vari aspetti". Per Ruini il dialogo con Salvini è "doveroso". E, a proposito del baciare la corona del Santo Rosario in pubblico, lo stretto collaboratore di San Giovanni Paolo II ha spiegato di non essere sicuro "che sia soltanto una strumentalizzazione" ma che possa essere "una reazione al ‘politicamente corretto’, e una maniera, pur poco felice, di affermare il ruolo della fede nello spazio pubblico".

Queste riflessioni, evidentemente, non sono piaciute al sessantenne Melloni, docente di storia del cristianesimo presso l'Università di Modena - Reggio Emilia e della Cattedra, sponsorizzata dall’Unesco, sul "pluralismo religioso e la pace" dell'Università di Bologna, che ha voluto paragonare il quasi endorsement del cardinal Ruini a Salvini alla perorazione di Hitler che il barone Franz Von Papen, ambasciatore in Turchia del Terzo Reich, avrebbe fatto al Cardinale Angelo Roncalli, allora delegato apostolico ad Ankara, poi diventato Papa con il nome di Giovanni XXIII e oggi santo.

Von Papen, che fu cancelliere della Repubblica di Weimar nel 1932 e vice cancelliere del governo di Adolf Hitler dal 1933 al 1934, ebbe un ruolo attivo nei primi anni dell’affermazione politica del nazismo, illudendosi di poterne controllare le azioni, ma in seguito ne rimase vittima. Infatti, dopo aver ottenuto al Vaticano il Reichskonkordat (il concordato tedesco) il 20 luglio 1933, Von Papen fu retrocesso ad ambasciatore prima a Vienna e poi ad Ankara, a causa di un discorso presso l'università di Marburgo (17 giugno 1934) in cui prendeva le distanze da alcuni aspetti violenti del regime nazista. Lo stesso Von Papen ha rivelato di aver partecipato alla Messa celebrata dal cardinale Angelo Roncalli presso la delegazione apostolica di Ankara e di averlo aiutato a salvare migliaia di ebrei passandogli "soldi, vestiti, cibo, medicine per gli ebrei che si rivolgevano a lui, arrivando scalzi e nudi dalle nazioni dell’Est europeo, man mano che venivano occupate dalle forze del Reich". Non a caso al processo di Norimberga Von Papen si salvò grazie all’intervento in suo favore di Angelo Roncalli.

Il tweet ha scatenato contro Melloni una ridda di varie reazioni. Entusiastiche, alcune. Molto critiche, tante altre. Tra gli entusiasti la scrittrice Michela Murgia che attraverso l’hastag #perderesoloilpelo, ha offeso l’ottantottenne cardinale scrivendo: "vorrei dare la colpa al cattivo invecchiamento, ma la realtà è che il cardinale era questa roba qui pure 20 anni fa". All'Adnkronos ha rilanciato il comboniano Alex Zanotelli: "Salvini ha manifestato chiarissimamente chi è. Esprime un'estrema destra di cui bisognerebbe solo avere paura. Come si fa a dialogare con lui? Sono esterrefatto dalle parole del cardinal Ruini". Zanotelli ha sostenuto un presunto cattivo utilizzo di Matteo Salvini della religiosità popolare, in particolare della spiritualità mariana vissuta a Medjugorje (Bosnia-Erzegovina), definendola, chissà in base a quali fonti, "nota soprattutto al Nord". Di segno opposto, invece, molti altri commenti.

Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha detto a Melloni "si vergogni per la sua ottusità". Poi ha aggiunto: "Non la conosco. Deduco che sarebbe un professore. Compatisco i suoi studenti. E reputo il Cardinale Ruini il più colto e il più saggio degli italiani del nostro tempo. Lei invece se mai entrerà in una Chiesa si confessi per sue inaudite affermazioni". Più soft il commento di un altro noto politico. "Il cardinale Ruini merita rispetto e le sue considerazioni sulla politica non sono mai state banali. Opinabili come tutte le opinioni, ma non banali. Anche in questa occasione", ha scritto Maurizio Sacconi, ex ministro del quarto governo Berlusconi.

Dalla Lega di Salvini il primo a farsi sentire è stato il senatore perugino Simone Pillon che in risposta ad Alberto Melloni ha scritto:"Paragonare Salvini a Hitler è degno di un personaggio come Lei caro professore, che da anni inquina i pozzi della sana dottrina cristiana importando le stesse sciocchezze radical chic che hanno portato la chiesa luterana all'estinzione". Il riferimento del senatore è legato all’attività professionale di Melloni che, nell'ambito dell’ermeneutica della discontinuità (una chiave di lettura "cattocomunista" del Concilio Vaticano II, fomentata dalla cosiddetta "scuola di Bologna", che secondo il Papa emerito Benedetto XVI ha volutamente "causato confusione"), come discepolo di Giuseppe Alberigo, ha commentato varie volte il Concilio Vaticano II arrivando a dire che "chiunque oggi pensi la chiesa, sta pensando al Concilio", come se la Chiesa Cattolica fosse nata nel periodo 1962-1965…

Il vicesegretario federale della Lega ed ex ministro Lorenzo Fontana ha commentato: "Quanta verità nelle parole del Cardinale Ruini! In Italia la scristianizzazione avanza ed il cattolicesimo democratico di sinistra è sempre più irrilevante. Le parole di apertura verso Matteo Salvini, per riaffermare il ruolo della fede nello spazio pubblico, per ovviare ad una Chiesa che è propensa negli ultimi tempi, a cedere e confondersi con lo spirito del mondo".

Hanno attaccato le parole di Melloni su Salvini e Ruini anche due noti giornalisti. Il vaticanista Marco Tosatti ha scritto: "Ma come fa uno che si presenta come ‘storico’ a azzardare paragoni del genere? Il timore che la Lega vinca e gli tagli i fondi regionali lo fa impazzire. Speriamo accada. A laurà, bauscia". "Se non è odio questo... ", ha rilanciato l’opinionista Mariagiovanna Maglie.

In molti sui social, visto il pesante attacco al leader di un partito votato da un terzo degli italiani,

hanno chiesto la sostituzione di Alberto Melloni come curatore della rubrica televisiva di RaiNews24 "Il sabbatico" con qualche giornalista più moderato e rispettoso dei cardinali della Chiesa Cattolica.

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