Matteo Salvini pensa a una promozione. Da ministro dell'Interno, dunque responsabile per la polizia, intende premiare l'agente eroe che nei drammatici momenti dell’incidente di Bologna ha superato il dolore per le ferite riportate e ha fatto allontanare le persone prima che la seconda esplosione provocasse una strage.
Il poliziotto eroe
Riccardo Mucci, 31 anni, originario di Copertino (nel Leccese) ma in servizio al commissariato di Santa Viola di Bologna, non si sente un “rambo”. Anzi. Dice di aver fatto solo il suo dovere. Eppure se non avesse avuto quella prontezza di spirito le fiamme prodotte dall’autocisterna avrebbero probabilmente investito altre persone e oggi non saremmo qui a parlare solo di un morto e diversi feriti. "Io sono Riccardo, sono un poliziotto e ieri ho fatto solo il mio lavoro - ha detto - Mi lusinga l’appellativo di eroe ma sono sicuro che qualunque altro poliziotto o carabiniere che si fosse trovato in quella situazione avrebbe fatto quel che ho fatto io: cercare di garantire la sicurezza dei cittadini".
Il racconto dell'intervento
Il suo racconto ha commosso tutta l’Italia. "Ero con il mio collega, come capo equipaggio della volante, ed eravamo impegnati in un regolare servizio di controllo del territorio a Borgo Panigale — ha spiegato — Poi abbiamo visto da lontano tutto quel fumo sulla tangenziale e ci siamo avvicinati. Abbiamo chiamato la centrale operativa, che era già stata informata della situazione, e abbiamo fornito tutti i particolari che riuscivamo a vedere dalla nostra posizione, per dare quanti più elementi possibile alle squadre di soccorso". Quando ha capito cosa stava per accadere, si è sbrigato a far allontanare tutti. "Ho subito capito quello che stava per succedere, c’era un odore inconfondibile nell’aria. Non potevo lasciare che le auto continuassero a circolare e così ho fatto mettere la volante di traverso, per bloccare l’accesso alla strada in entrambe le direzioni". Avvicinatosi a piedi al punto dello schianto, ha allontanato anche i curiosi che – incuranti del pericolo – con i cellulari in mano erano intenti a fare foto e video. A quel punto, quando Riccardo era solo a 20 metri dal luogo dell’incidente, lo scoppio. L’agente cade, si ustiona, ma si rialza con coraggio per portare a termine la sua missione. “Con la schiena bruciata ho continuato a far allontanare la gente. Il mio collega mi ha gettato dell’acqua sulla schiena e insieme a lui e ai carabinieri di Borgo Panigale siamo riusciti a portare i feriti nella caserma dell’Arma".
La promozione
Riccardo ha già incontrato il primo ministro Giuseppe Conte che lo ha ringraziato per l’eroico gesto. Ma ora per lui potrebbe arrivare anche un riconoscimento “ufficiale”. “Riccardo - ha scritto Salvini sulla sua pagina Facebook pubblicando la fotografia del giovane - un poliziotto che non ha esitato a rischiare la propria vita per salvare quella degli altri, è un orgoglio per tutti gli italiani. Buona guarigione.
Sempre dalla parte della nostra Polizia di Stato e delle nostre Forze dell’ordine!”. Poi il post scriptum: “Da Ministro - ha aggiunto Salvini - penso che una promozione per il valore dimostrato sarebbe più che meritata!”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.