Ogni tragedia ha il suo eroe. E nell'inferno della A14 l'eroe ha il volto di Riccardo Muci, l'agente che nei pochi minuti dopo l'incidente che ha coinvolto un tir e un'autocisterna a Bologna ha capito che dall'incendio sarebbe scaturita un'esplosione.
Come racconta il Corriere di Bologna, Muci - origini leccesi e poco più che trentenne - è stato tra i primi ad arrivare al cavalcavia della tangenziale. Proprio sotto al punto dove Andrea Anzolin ha tamponato il camion davanti a lui. È sceso dalla volante per aiutare i feriti. Urlando a tutti i passanti di scappare perché stava per saltare tutto in aria. Poi il botto e l'onda d'urto: è stato sbalzato via per venti metri. Ora è ricoverato con ustioni gravi su tutto il corpo ed è stato operato d'urgenza al Bufalini di Cesena, Le sue condizioni sono serie, ma non è in pericolo di vita. Oggi ha ricevuto anche la visita di Giuseppe Conte e appare sorridente - seppur fasciato - mentre stringe la mano al premier nelle foto pubblicate da Palazzo Chigi.
Come lui, diversi soccorritori sono rimasti feriti. Come gli undici carabinieri che erano in una caserma non lontana dall'incidente.
Sono corsi in strada, in borghese e armati solo delle palette. Hanno bloccato il traffico vicino al ponte e allontanato i passanti, invitando tutti a chiudersi in casa. È anche grazie a loro se nella tragedia non ci sono state altre vittme.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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