Polemiche Gregoretti-Casellati, Salvini smonta i complottisti

Il leader della Lega smonta le accuse di M5S e Pd: "Vogliono mandarmi a processo ma sanno che è senza senso, e se la prendono con la presidente..."

Polemiche Gregoretti-Casellati, Salvini smonta i complottisti

Lunedì 20 gennaio ci sarà il voto sull'autorizzazione a procedere in Giunta sul caso Gregoretti, per cui Matteo Salvini rischia fino a 15 anni di carcere in seguito alla denuncia per sequestro di persona per "aver privato della libertà personale 131 immigrati a bordo della nave Gregoretti". Al centro delle polemiche degli avversari è finita Elisabetta Casellati, presidente del Senato: "Ha gettato la maschera: ha votato insieme alla destra per convocare una Giunta per le elezioni (che dovrà decidere sulla richiesta della magistratura contro Salvini) lunedì 20 gennaio, una Giunta illegale, convocata contro il regolamento e contro il buon senso".

La maggioranza vorrebbe fare luce su un possibile incontro avvenuto tra i due dopo il convegno sull'antisemitismo, a poche ore dal voto che riguardava il leader della Lega. "Ho parlato con la presidente prima e dopo il convegno, a cui lei è venuta a portare il suo saluto. Ma abbiamo affrontato esclusivamente il tema della lotta all'antisemitismo", ha precisato al Corriere della Sera. Nel mirino è finito anche il paradosso targato Movimento 5 Stelle e Partito democratico: "Vogliono mandarmi a processo ma sanno che è senza senso e dunque vorrebbero farlo dopo le elezioni in Calabria e in Emilia-Romagna. E se la prendono con la presidente...".

Legge elettorale e sardine

Nell'intervista rilasciata al quotidiano è stata toccata anche la questione della legge elettorale, dopo il no della Corte Costituzionale alla richiesta del referendum da parte del Carroccio sul sistema maggioritario: "Una Corte di sinistra ha fatto una scelta di sinistra. Ha fatto una scelta di sistema, anzi per bloccare il sistema". E ha ammesso che non si aspettava tale esito: "Speravo che essendoci di mezzo il futuro del Paese, sarebbero andati oltre le logiche politiche e partitiche". Ritiene del tutto inaccettabile l'ipotetica nuova legge elettorale: "Sarebbe un passo indietro di 40 anni. Partiti e partitini che fanno il bello e il cattivo tempo". Perciò ha lanciato nuovamente il Mattarellum: "Una legge elettorale già pronta e al di sopra di ogni sospetto, dato che non è firmata da un aspirante dittatore ma dall'attuale presidente della Repubblica".

Salvini infine ha commentato l'invito accettato da Giuseppe Conte circa l'incontro con il movimento delle sardine: "Ormai da lui, da Zingaretti e da Renzi mi aspetto di tutto.

Certo, se con tutti coloro che protestano - agricoltori, pescatori, polizia penitenziaria - Conte incontrasse le sardine, Palazzo Chigi sarebbe veramente surreale. Sembrerebbe Sanremo, non la presidenza del Consiglio".

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