Salvini presenta la Flat Tax e galvanizza la base leghista

Il segretario federale della Lega Nord ha illustrato a Milano la riforma del fisco firmata Alvin Rabushka, ex consulente di Reagan

Salvini presenta la Flat Tax e  galvanizza la base leghista

“Il Matteo giusto è il nostro”. Salvini presenta nella sua Milano la Flat Tax e la base della Lega Nord risponde. Curiosi, militanti della prima ora, della seconda e nuovi, insieme agli addetti ai lavori (come Claudio Borghi, il braccio destro economico del segretario federale) e a parte dell’establishment del Carroccio – avvistati Borghezio, Calderoli e gli ex numeri uno Maroni e il Senatùr, Umberto Bossi – affollano la sala Orlando del Centro Congressi della Confcommercio meneghina, in Corso Venezia 47. Non tutti sono informati sulla proposta fiscale dell’aliquota unica al 15%, ma tutti sono certi della forza delle idee del loro leader. “È l’uomo che ci voleva in questo momento; se fosse arrivato prima sarebbe stato meglio. Bossi rimane insuperabile per come è riuscito ad aprire la strada e a indicare il percorso. Ma Matteo, rispetto anche a Bobo, ha una marcia in più”.

La nuova battaglia, nonché rivoluzione del fisco, risponde al nome di Flat Tax, ideata da Alvin Rabushka, professore di Economia presso la californiana Stanford University ed ex consulente di Ronald Reagan. Il nuovo sistema tributario convince: “È il minimo che si debba fare per ovviare a questo ladrocinio continuo”. E la Flat Tax piace, non da oggi, a Silvio Berlusconi: è stato trovato un terreno comune per un’alleanza Lega-Forza Italia capace di rimettere insieme i pezzi del centrodestra, Nuovo Centrodestra di Alfano incluso? “Riuscire a mettere in piedi un raggruppamento è una cosa positiva, ma bisogna chiarire per bene le regole in partenza così da poter perseguire ognuno i propri obiettivi e fare il bene del proprio elettorato, oltre che dell’Italia”, dice un militante. C’è, poi, chi riabbraccerebbe Berlusconi, ma non Alfano, che rimane nemico giurato: “Non parliamone neanche, non è affidabile. Se Berlusconi sposa le nostre cause allora se ne può parlare certamente. Il centrodestra deve ritrovare una finalità di unione”.

C'è poi chi invece preferirebbe la solitutidine: è “meglio una Lega che corre da sola”. È parzialmente d’accordo un ragazzo: “Si potrebbe anche fare degli accordi con Berlusconi, ma poi è difficile che i suoi deputati e senatori li rispettino”.

Non mancano i curiosi e chi ne vuole sapere di più, della Flat Tax, della Lega e del suo leader: “Sono qui perché mi voglio informare e comunque sono d’accordo con Salvini sull’uscita

dall’Euro e dall’Europa. Non ho mai votato la Lega Nord, anzi alle ultime elezioni ho votato il Movimento 5 Stelle. A posteriori ho sbagliato, lo ammetto. Salvini, adesso, lo voterei: è l’unico credibile, ne varrebbe la pena”.

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