"Uomini o no". Sullo sfondo il volto di Aboubakar Soumahoro, il sindacalista di colore che difende i migranti, e quello di Matteo Salvini. Poi il sottotitolo: "Il cinismo, l'indifferenza, la caccia al consenso fondata sula paura. Oppure la ribellione morale, l'empatia, l'appello all'unità dei più deboli. Voi da che parte state?".
La copertina de L'Espresso mostrata ieri dal direttore, Marco Damilano, fa discutere per la contrapposizione tra il sindacalista - associato all'empatia e alla vicinanza ai deboli, oltre che alla parola "Uomini" - e il supposto cinismo del vicepremier, che tra i suoi primi atti al Viminale conta quello di aver impedito alle navi straniere delle Ong di attraccare nei porti italiani e scaricare i migranti.
E dopo i commenti - non proprio lusinghieri - al settimanale edito da Gedi e al suo direttore, arriva anche la risposta di Salvini: "Alla faccia del
giornalismo", scrive il leader della Lega sulle sue pagine social rilanciando la copertina incriminata, "Ormai alla sinistra rimangono bugie e insulti. Mi fanno tenerezza". E conclude il post con l'emoticon del bacio. Con tanto di cuoricino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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