La legge doveva arrivare già al secondo morto. Invece ieri si è registrata la sesta vittima dall'inizio dell'anno su un monopattino elettrico.
Ad allungare la scia di sangue, che solo una normativa seria potrebbe interrompere, è stato un rider nigeriano di 34 anni che ha perso la vita mercoledì notte a Roma. È accaduto all'incrocio tra via Chiana e via Sebino, nel quartiere Trieste. Lo straniero stava effettuando le consegne sul monopattino quando si è scontrato con un'auto guidata da un diciannovenne. L'impatto con la Mini è stato devastante e il 34enne, scaraventato a terra, è morto subito. Sul posto sono giunte le pattuglie del XV Gruppo Cassia della polizia locale. Dai primi accertamenti sembrerebbe che l'automobilista, che si è subito fermato sperando di prestare soccorso, stesse passando con il semaforo verde, ma sono in corso ulteriori riscontri per ricostruire la dinamica esatta. Entrambi i mezzi coinvolti nello scontro sono stati sequestrati.
I vigili urbani hanno interrogato il ragazzo e poi lo hanno accompagnato in ospedale per sottoporlo all'alcol e al drug test. Appena dieci giorni fa a Sesto San Giovanni a morire in monopattino era stato Fabio Mosca, tredici anni, cadendo lungo il percorso ciclabile di viale Antonio Gramsci. Il ragazzino aveva chiesto il mezzo a un amico di quattro anni più grande per provarlo e hanno pagato entrambi, perché il più grande è stato indagato per incauto affidamento. Il giorno dopo il sindaco della cittadina lombarda, Roberto Di Stefano, aveva imposto limiti di velocità più bassi rispetto alle regole nazionali e casco obbligatorio per tutti.
E ieri c'è stata una prima ordinanza del sindaco di Novoli (Le), Marco de Luca, che impone a tutti i conducenti, anche se maggiorenni, di velocipedi a propulsione elettrica o a pedalata assistita elettricamente, di monopattini o skateboard elettrici di indossare un casco protettivo e limiti di velocità. Invece la Regione Lombardia ha approvato una proposta di legge da sottoporre al Parlamento per regolamentare l'utilizzo. Attualmente le proposte in materia di sicurezza e circolazione sui monopattini elettrici sono 4 ma l'esame parlamentare in commissione a Montecitorio c'è solo per quella presentata da Roberto Rosso di Forza Italia, su cui è stato tenuto un ciclo di audizioni fino a inizio agosto. Il testo prevede che i dispositivi in grado di sviluppare velocità superiori a 20 km/h debbano essere dotati di regolatore di velocità non superiore a 6 km/h nelle aree pedonali e non oltre 20 km/h in generale e prevede l'uso del mezzo solo a chi ha 18 anni con casco e giubbotto o bretelle retroriflettenti. Una forma ancora più restrittiva vorrebbe imporre il divieto di trasportare altre persone, ma le proposte potrebbero essere accorpate per essere discusse entro fine mese.
Solo nel 2020 in Italia si sono registrati 564 sinistri gravi, 518 feriti e un decesso e da gennaio a oggi sono già sei. La sezione autoscuole della Confarca propone invece l'obbligo di un attestato di frequenza a un corso di educazione stradale per chi sale sul monopattino.
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