Non bastavano le occupazioni, gli slogan «dal fiume al mare la Palestina sarà libera» che negano l'esistenza dello stato di Israele, a pochi giorni dal 7 ottobre l'Università La Sapienza ospita oggi l'ex terrorista palestinese Leila Khaled (nella foto) in un convegno intitolato «Palestina: le radici del genocidio, gli orizzonti della lotta» organizzato dal collettivo Cambiare Rotta.
Leila Khaled, aderente al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, è stata responsabile del dirottamento di due aerei di linea nel 1969 e nel 1970 ed è diventata famosa per una sua foto in cui imbraccia un AK-47 indossando una kefiah.
Già nel 2017 ha cercando di entrare in Italia per partecipare a un evento dedicato alle «Donne nella lotta palestinese» ai 50 anni dalla nascita del Fronte di Liberazione su invito di un'associazione di estrema sinistra ma fu respinta dalle autorità italiane a Fiumicino e imbarcata su un volo per Amman. Così negli ultimi anni ha partecipato a una serie di conferenze organizzate in Italia in collegamento ma l'evento previsto per oggi a La Sapienza, visti i temi e la vicinanza temporale con il 7 ottobre, assume una particolare gravità anche perché non avviene in un'aula occupata ma in uno spazio che, a quanto risulta al Giornale, è stato regolarmente richiesto. Secondo il regolamento di ateneo deve infatti essere un docente a richiedere la sala e, leggendo i nomi dei relatori, c'è solo un professore della Sapienza: Giovanni Ruocco, professore di studi decoloniali. Contattato numerose volte dal Giornale il professore non ha ritenuto di dare risposte o chiarimenti.
Tra gli altri relatori ci sono Miriam Abu Samar, ricercatrice di Movimento palestinesi, Francesca Faruggia dell'Istituto di Ricerche internazionali Archivio Disarmo e Sergio Cararo, giornalista di Contropiano.
La notizia del convegno ha suscitato dure reazioni politiche in particolare da parte di Fratelli d'Italia con la senatrice di Fratelli d'Italia, Ester Mieli, responsabile del Dipartimento pari opportunità e politiche contro ogni forma di discriminazione, che ha dichiarato: «Alla Sapienza i cattivi maestri salgono in cattedra.
Khaled oggi è membro del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, inserita nella lista delle organizzazioni terroristiche dall'Ue e dagli Stati Uniti» e quella degli studenti filopalestinesi è «una scelta vergognosa che dovrebbe essere stigmatizzata da tutte le forze politiche».A questo punto qualcuno si aspetta una presa di posizione dell'ateneo, lo stesso ateneo in cui Benedetto XVI non poté parlare ma una terrorista sì.
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