"Sarà una donna nera" Biden pensa a Kamala per la Corte Suprema

Prima nomina del presidente nel massimo organo giudiziario. In campo ipotesi Harris

"Sarà una donna nera" Biden pensa a Kamala per la Corte Suprema

New York. Joe Biden vuole una donna afroamericana alla Corte Suprema, attingendo da una rosa di candidate molto referenziate, anche se sullo sfondo spunta la fanta-ipotesi di Kamala Harris. La decisione di Stephen Breyer - il giudice nominato nel 1994 da Bill Clinton - di fare un passo indietro e andare in pensione ha aperto al presidente americano la strada per la sua prima nomina nel massimo organo giudiziario americano. «Non ho ancora preso nessuna decisione, tranne una. La persona che sceglierò avrà una straordinaria integrità, carattere, qualifiche ed esperienza, e sarà la prima donna di colore mai nominata alla Corte Suprema. È atteso da tempo», ha detto Biden durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, confermando che manterrà la promessa fatta in campagna elettorale. «Voglio comunicare la mia decisione entro fine febbraio», ha aggiunto.

Il ritiro del giudice 83enne non cambierà gli attuali equilibri dell'Alta Corte, con la maggioranza di sei togati di nomina repubblicana contro tre di nomina democratica, ma dovrebbe scongiurare il pericolo di una svolta ancor più conservatrice. Non a caso, la decisione di Breyer è il frutto di mesi e mesi di pressioni da parte dei dem per evitare di ripetere quanto accaduto con la sua collega e amica Ruth Bader Ginsburg, la quale nonostante l'età e un tumore in fase avanzata rinunciò ad abbandonare il suo incarico, resistendo al pressing dell'allora presidente Barack Obama. Ginsburg morì nel settembre 2020 a 87 anni, permettendo a Donald Trump di nominare poco prima dell'addio alla Casa Bianca il suo terzo giudice costituzionale di estrazione conservatrice, Amy Coney Barrett. Per sfruttare a pieno l'occasione del pensionamento di Breyer, Biden deve fare in fretta, visto che alle elezioni di Midterm di novembre i democratici rischiano di perdere la maggioranza al Senato, rendendo molto più complicata la conferma della sua candidata.

Nel frattempo, è già partito il toto-nomi. Tra le potenziali candidate, due provengono dal prestigioso mondo accademico dell'Ivy League: Ketanji Brown Jackson, 51 anni, è attualmente giudice della Corte federale di appello per il circuito del District of Columbia, laureata ad Harvard e in passato è stata nello staff di Breyer. Leondra Kruger, 45 anni, è invece giudice della Corte Suprema della California, laureata a Yale e ha fatto parte dell'amministrazione Obama. Molti progressisti, tuttavia, spingono per una nomina con un'esperienza diversa da quella maturata in un contesto di Ivy League. Si fa avanti così anche il nome della giudice distrettuale Michelle Childs, 55 anni, o dell'avvocatessa per i diritti civili Sherrilyn Ifill, 59 anni. E poi ci sono le speculazioni sull'ipotesi Kamala Harris. In questo modo, sostengono alcuni osservatori, Biden rispetterebbe la promessa di nominare una donna di colore, e inoltre aprirebbe la candidatura alla vice presidenza nel 2024 a qualcuno che non sia bruciato politicamente come la sua attuale numero due, le cui quotazioni sono crollate nei mesi scorsi. «Non sanno cosa fare con Harris alla Casa Bianca in questo momento», ha detto il conduttore di Fox News Harris Faulker. Anche per l'ex addetta stampa di Trump a Pennsylvania Avenue, Kayleigh McEnany, la teoria è «credibile»: «Politicamente parlando, se non sei soddisfatto del tuo vice presidente e lo vuoi in un ruolo diverso, non ne vedo uno più importante della Corte Suprema. Penso che sia almeno nella rosa dei candidati».

Altri esperti, tuttavia, ritengono che si tratti solo di fantapolitica, per diversi motivi: Harris ha scelto una vita professionale basata su cariche elettive (che ha ricoperto ininterrottamente dal 2004), inoltre è in prima fila per diventare presidente degli Stati Uniti in caso di un'uscita di scena di Biden.

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