Sardegna, in Iv entra Francesca Barracciu, condannata per i fondi sui gruppi

L’ex sottosegretaria del Pd Francesca Barracciu, condannata per peculato per i fondi in regione, ha aderito al nuovo partito Matteo Renzi

Sardegna, in Iv entra Francesca Barracciu, condannata per i fondi sui gruppi

Colpita ma non affondata. Ritorna sula scena politica nazionale Francesca Barracciu, l'ex sottosegretaria del governo Renzi ed ex candidata alla presidenza della Regione Sardegna travolta nel 2013 dall'inchiesta sui fondi ai gruppi e sostituita in corsa dal professore Francesco Pigliaru, poi vincitore delle Regionali 2014 nell’isola.

Come riporta il Fatto Quotidiano, l’ex dem ha abbracciato il nuovo progetto di Matteo Renzi, aderendo ad Italia Viva tanto che ieri ha salutato calorosamente Teresa Bellanova giunta a Cagliari per il primo incontro ufficiale del neonato partito. Un cambio di orizzonti politici che ha segnato una svolta nella vita politica della Barracciu.

Ques’ultima ha lasciato il Pd da cui si è sentita abbandonata dopo lunghi anni di militanza che l’hanno portato a divenire una figura di primo piano anche a livello nazionale. Prima sindaco di Sorgono per due mandati, poi consigliera regionale, per un breve periodo segretaria del partito e successivamente candidata alle Regionali. Senza dimenticare la carica di eurodeputata e quella di sottosegretaria ai Beni Culturali con il ministro Dario Franceschini.

Una scalata interrotta dal rinvio a giudizio nell'ottobre 2015 che ha portato alla condanna in primo grado a quattro anni per peculato aggravato legato all'utilizzo dei cosiddetti fondi ai gruppi. La pena poi è stata ridotta a tre anni e tre mesi in appello lo scorso mese di maggio. Una vicenda non ancora terminata visto che l'ultimo capitolo si svolgerà in Cassazione.

Nonostante i guaii giudiziari, la Barracciu si è decisa di nuovo a impegnarsi in politica in prima persona aderendo ad Italia Viva senza ruoli definiti. Per ora. "Ho aderito con gioia", ha spiegato dal palco di Italia Viva in una sala di un albergo di Cagliari "perché per aderire ad un'iniziativa come questa bisogna avere la passione e la voglia di misurasi con la politica che guarda ai problemi delle persone e dei territori".

Poi lancia un attacco al Pd, anche se non lo cita in maniera diretta, dichiarando che ora si sente a casa in un partito "democratico, liberale e garantista", facendo riferimento alla sua vicenda. “Il garantismo è un valore della politica ed è un principio di civiltà, mentre il giustizialismo fa del nostro paese un luogo poco affidabile per l'economia, gli investimenti, e nell'applicazione dei principi della Costituzione. Spero ancora di potermi impegnare in questo nuovo contenitore per le pari opportunità fra le persone, nella politica, nei territori".

Quello della Barracciu non è l'unico nome di rilievo entrato a far parte del progetto di Matteo Renzi. A lasciare i dem è stato anche Giuseppe Luigi Cucca, unico parlamentare del Pd sardo ad aver aderito ad Iv ed ora divenuto coordinatore regionale del partito dell’ex premier.

"Ho deciso di esserci con convinzione, sin dalla sera in cui Bonifazi mi ha annunciato per telefono che il giorno seguente Matteo avrebbe lasciato. Ho ritrovato il gusto di fare politica. E prima o poi molti altri ci verranno appresso".

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