Le sardine pronte al blitz con Conte: "Ecco cosa vogliamo da lui"

Mattia Santori e il movimento vogliono smantellare i decreti Sicurezza: "Togliamo le multe alle Ong e riapriamo gli Sprar"

Le sardine pronte al blitz con Conte: "Ecco cosa vogliamo da lui"

"La sconfitta è della politica che si riduce a queste bassezze per una manciata di voti". Mattia Santori è ancora scosso e non digerisce la sconfitta sulla piazza di Bibbiano, che spetta alla Lega poiché - stando a una regola delle campagne elettorali - i partiti hanno la precedenza sugli spazi pubblici rispetto a chi non partecipa alla competizione elettorale. Nella giornata di oggi, domenica 19 gennaio, le sardine torneranno in piazza con la manifestazione "Bentornati in mare aperto" che si terrà in Piazza VIII Agosto a Bologna: "L'aria è buona, arriveranno in tanti con i pullman e i treni. Le case si sono aperte per ospitarli, i miei genitori accolgono una coppia pugliese". E ha azzardato: "Saremo almeno il doppio dei 12mila della prima volta. Noi siamo il consenso fisico".

Il leader del movimento ha confessato che con i partiti "c'è profondo rispetto, chi ci vuole ascoltare è in una posizione di ascolto". Proprio ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è detto pronto a incontrare una delegazione: "Ci ha fatto piacere, vorremmo vederlo presto, già dopo il voto. Ma da una posizione chiara, è stato lui a chiamarci, ci andremo in quanto portatori di esperienze e di senso civico". Come punto imprescindibile al centro ci dovranno essere i decreti Sicurezza, già finiti nel mirino del ministro Luciana Lamorgese: "Tanti di noi stanno toccando con mano gli effetti negativi. Togliamo le multe alle Ong, riapriamo gli Sprar".

Le mani avanti

Recentemente è stata lanciata la proposta del Daspo social, già bersaglio di diverse polemiche: "Chiediamo alla politica di regolamentare l'uso che fa dei social e poniamo il tema della vulnerabilità degli utenti, sperimentata in prima persona". Nel comizio di ieri a Maranello, Matteo Salvini ha citato Dalla ed Enzo Ferrari e ha evocato il voto di domenica 26 gennaio come scelta di vita: "Mette il cappello su tutto. Ma non lo approvano nemmeno i moderati di destra che con Salvini non hanno niente a che vedere".

Nell'intervista rilasciata a La Repubblica, infine Santori ha messo le mani avanti su un'eventuale vittoria della Lega: "Perderemo

tutti. Ma andremo avanti: il 7-8 marzo ci daremo una struttura degna del patrimonio di energia e risveglio delle coscienze che è emerso. Potremo comunque dire che ce l'abbiamo messa tutta. Non tutti potranno farlo".

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