Scandalo Pd, mobbing e carte truccate

A Verbania il sindaco denunciato dal segretario comunale: pressioni su un concorso

Scandalo Pd, mobbing e carte truccate
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Il sindaco dem di Verbania Silvia Marchionini è stata denunciata dal segretario comunale. Una «combinazione», afferma la querelante: «Perché io ho denunciato una persona». E non il politico. Sono due vicende intricate, queste di Verbania. Una riguarda una denuncia per presunto mobbing, l'altra storia un concorso, per la copertura del posto da dirigente finanziario, che non sarebbe andato come sperato dal primo cittadino. Col condizionale obbligatorio e la necessaria attesa per quel che decideranno i magistrati. Il racconto della dirigente inizia così: «Da fine febbraio a pochi giorni fa, sono stata bersaglio di crudeli vessazioni, angherie, soprusi, anche davanti ad altre persone di minacce e mortificazioni». Ed è alla base di questo racconto che si innestano le presunte «forti pressioni per alterare i dati del concorso pubblico per la copertura del servizio finanziario», come segnalato sempre al Giornale dalla segretaria comunale, che si chiama Antonella Mollia. Insomma, sarebbe stato il sindaco del Pd a operare quelle «pressioni». Con un niet della Mollia inscalfibile e ribadito: «Fermissimo, e in più circostanze». La dirigente comunale poi specifica: «Su questa vicenda (quella del concorso, ndr), sono stata interrogata come persona informata dei fatti, insieme ad altre persone, dalla procura di Verbania, in relazione a un esposto presentato da persona o persone a me non nota o note».

Di politico, in questo intreccio, c'è poco e anzi niente: è una questione giudiziaria. Con un possibile, e tutto da dimostrare, nesso causale. Ma la giunta di Verbania ha già tirato la palla in tribuna, parlando di «un attacco» attraverso «valutazioni e giudizi che mettono in dubbio la legittimità di scelte assunte dagli organi preposti e di loro stretta pertinenza». «Io - fa presente la Mollia - non ho assolutamente denunciato la giunta né tanto meno i partiti cui appartengono. Ho denunciato, al momento, una persona che ne ha offesa gravemente un'altra. Combinazione, l'autore dei fatti è un sindaco e la persona offesa è un segretario comunale». Di dietrologie politico-partitiche non c'è traccia. E in effetti il centrodestra, che a Verbania è all'opposizione, si è limitato a qualche comunicato. La lista civica Verbania Futura ha chiesto al sindaco Marchionini di riferire con urgenza al Consiglio comunale. In relazione alle accuse di mobbing, Fdi, a Verbania, ha parlato di «fatti gravi». Ma i consiglieri meloniani hanno scritto che «il fatto più grave, se accertato, sarebbe che il sindaco avrebbe assunto questi comportamenti contro il segretario perché, quest'ultima, non si sarebbe prestata a far vincere una sua candidata in un concorso pubblico». Nella ricostruzione della Mollia, c'è anche un passaggio che riguarda le casse del Comune: «Se la sindaca non mi avesse toccato lo stipendio, con soli 7.000 euro lordi l'anno io avrei continuato a svolgere le funzioni dirigenziali che mi vennero da lei affidate. Invece, al fine di assumere il vincitore del concorso nonché l'altro in graduatoria, il sindaco ha assunto un dirigente in più aumentando la spesa di oltre 100.000 euro (che pagherebbero i cittadini, ndr), perché gli interni promossi a dirigente non hanno liberato nessuna risorsa economica, essendo stati sostituiti con altre nuove assunzioni». «Sono l'unica persona offesa - chiosa la segretaria comunale - ad attendere il responso della magistratura, che non dovrebbe conoscere amicizie e dovrebbe mantenere fede al giuramento pronunciato nel momento dell'assunzione dell'ufficio».

A Verbania si voterà nel 2024, insieme alle elezioni europee.

Il sindaco dem è al secondo mandato, e dunque non potrà ripresentarsi. Al netto di tutta questa storia su mobbing e concorsi, il Pd locale si è spaccato, e stanno sorgendo liste civiche a iosa in vista delle prossime amministrative.

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