Uscita del Movimento 5 Stelle dal governo, elezioni anticipate e di conseguenza addio campo largo. È questo lo scenario che inquieta Enrico Letta, che teme uno strappo da parte dei grillini e la rottura definitiva dell'asse giallorosso qualora il M5S dovesse decidere di abbandonare la maggioranza. Dietro le ansie del segretario del Partito democratico vanno letti i timori non solo per l'ipotetica conclusione anticipata della legislatura, ma anche l'addio al sogno del nuovo Ulivo 2.0 con cui cercare di battere il centrodestra.
Il terrore del voto anticipato
Tra i partiti l'opzione delle elezioni anticipate risulta essere poco gettonata, ma allo stesso tempo è fonte di grandi preoccupazioni specialmente tra le fila di 5 Stelle e Pd. Lo spettro del ritorno alle urne si è presentato dopo l'elezione di Stefania Craxi come presidente della commissione Esteri al Senato al posto di Vito Petrocelli: il Movimento avrebbe potuto continuare a mantenere la guida della commissione, ma il grillino Ettore Licheri è stato impallinato e così i giallorossi ne sono usciti assolutamente indeboliti.
Un precedente che ha fatto infuriare Giuseppe Conte, secondo cui tra le fila della maggioranza c'è qualcuno che vorrebbe emarginare il M5S per le posizioni sulla guerra Ucraina-Russia. Al momento non c'è la volontà di arrivare allo strappo, motivo per cui i ministri pentastellati e i sottosegretari restano al loro posto. Ma si profila la possibilità del voto anticipato nel mese di ottobre, in occasione del quale si potrebbe vedere il famoso campo largo deflagrare definitivamente.
Il rischio incidente
Più di qualcuno ha fatto notare che in effetti negli ultimi mesi la maggioranza si è spaccata spesso e dunque, a oggi, una rottura non sembra essere imminente. Ma tutti sanno benissimo che la situazione potrebbe degenerare da un momento all'altro se Conte dovesse alzare sempre di più i toni. Viene fatto notare che la questione "potrebbe divenire delicata solo se i 5 Stelle facessero scelte di un certo tipo...". E Letta è cosciente che sarebbe assai difficile stringere un'alleanza con il M5S se dovesse uscire dalla maggioranza.
La sconfitta in commissione Esteri è destinata a lasciare il segno. "Draghi è stato avvertito ieri, perché si è capito che si stava lavorando in modo surrettizio a violare patti, regole e accordi. Spetta a lui prendere atto della responsabilità di tenere in piedi questa maggioranza", ha dichiarato Conte. Tuttavia, come scrive La Stampa, da Palazzo Chigi trapela che non è compito del governo intervenire sulle presidenze di commissione.
All'orizzonte non si possono escludere incidenti in Parlamento, in grado di destabilizzare una situazione già precaria.
Lo ha messo al conto lo stesso Letta, che si è detto preoccupato dagli ultimi sviluppi all'interno del palazzo: "Gli incidenti si stanno accumulando e, per la mia esperienza, troppo incidenti possono far deragliare la macchina del governo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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