Nel 2020 tutto cambia e nulla cambia. E i buoni propositi dei nostri politici per il nuovo anno? Tranquilli, già messi da parte. Il tempo delle feste è quasi finito, e con loro la magia del Natale. Più buoni chi? Persino il Papa ha perso la pazienza. Lo champagne ha dato alla testa a più di uno, e le bollicine hanno fatto venire qualche mal di pancia. Il cenone di fine anno è rimasto sullo stomaco. Difficile da digerire. Si sa, il cotechino è pesante. Nel governo non hanno smesso di litigare. E nel Movimento 5 Stelle sono esplosi i fuochi d’artificio. Tutti in una volta. Prima della mezzanotte. E che fuochi.
GALASSIA A 5 STELLE
Le scintille tra Gigi Di Maio e Gianluigi Paragone si sono viste a chilometri di distanza. Hanno illuminato la lunga notte del 31 dicembre. Uno spettacolo senza precedenti. I probiviri del Movimento hanno deciso di espellere Paragone, il senatore ribelle. Lui non l’ha presa per niente bene e, in un video carico di rabbia, riferendosi a Di Maio dice con grande enfasi: “E’ il nulla!” Avrà torto o ragione? In suo soccorso arriva il duro del movimento, Alessandro Di Battista: “Gianluigi è infinitamente più grillino di tanti che si professano tali.” Ma il punto e che Grillo non è più Grillo, e che il Movimento non è più il Movimento. A segnare la fine l’alleanza con il PD, il nemico di sempre. Ah, la coerenza. Ma questa è acqua passata, storia vecchia. È già passato l’anno. Di Maio sembra non attutire il colpo e schiva le coltellate a distanza. Una dopo l’altra. “C’è qualcuno che pensa che il Governo precedente fosse migliore di questo.” Dice in un video con la barba incolta. Qualcuno ha qualche dubbio?
TRUMP E LA “TERZA GUERRA MONDIALE”
Le grane per Gigi da Pomigliano non sono solo quelle nel Movimento 5 Stelle. E sono tante. Il capo politico dei grillini è impegnato su un altro fronte: il ministero degli esteri. Trump ha deciso di uccidere con un missile il generale iraniano Soleimani rischiando di far scoppiare una terza guerra mondiale. “Sono fortemente preoccupato per la pericolosa escalation” dice Gigi. Poche parole. Ben pesate. Ai talk televisivi non partecipa e tace. Studia. E, magari, si preoccupa… “A Risiko non sono molto bravo…” avrà pensato questo durante l’attesa all’aeroporto di Madrid?
MIKE POMPEO
A proposito di Iran e di terza guerra mondiale. Il Sottosegretario di Stato americano Mike Pompeo, dopo l’attacco militare, ha alzato il telefono per chiamare tutti gli alleati. Tranne l’Italia. Si, pare se ne sia scordato. “Si dimentica di telefonare all’Italia” scrive il Corriere. Che figura. Non sarà stata una ripicca dopo la gaffe di Di Maio? Forse Mike Pompeo è ancora offeso. Gigi lo ha chiamato in conferenza stampa “Ross”. Aja aja. Poveri noi. Per fortuna c’è il salvatore della Patria. Anche qui, Alessandro Di Battista non perde tempo per punzecchiare Gigi: “In Iran ci andrò io!”. Non sarà preoccupato perché aveva già programmato da tempo uno dei suoi viaggi in Iran?
PAPA FRANCESCO
A proposito di pace e amore. Anche il Papa ha perso le staffe questo fine anno. Ha schiaffeggiato (sulla mano) una fedele straniera molto incontinente. Presa dalla foga e dall’emozione di vedere Francesco da vicino una signora orientale ha afferrato la mano del Papa e lo ha tirato verso di sé. Con forza. Un gesto che ha fatto “imbruttire” Francesco. Gli schiaffetti del Papa hanno fatto il giro del mondo, come le imitazioni. Lui ha chiesto scusa: “Ho perso la pazienza” ha detto. E se la perde pure lui...
MATTEO SALVINI
Una carezza a Francesca, una stilettata a Francesco. Comincia così il nuovo anno di Matteo Salvini. Il leader della Lega dai monti imbiancati di Bormio, dov’era in vacanza con la sua fidanzata, ha fatto discutere. Come sempre. Come nel 2019. L’anno cambia, ma Salvini resta sempre lo stesso. Sempre contro tutti. E così il “capitano” ha pensato bene di scimmiottare il Papa. La parodia su Francesco, che ha schiaffeggiato una fedele troppo ostinata, non è piaciuta a molti e il video è subito diventato virale. Tra le polemiche dei soliti detrattori. E non. Avrebbe potuto evitare.
NICOLA ZINGARETTI
E mentre il Mondo rischia di esplodere, per il segretario del Partito Democratico va sempre tutto bene. Sabato pomeriggio un incontro a sorpresa tra lui e Gigi.
“Clima positivo” ha detto Zinga che lavora “sui prossimi obiettivi di governo”. Quali saranno? Far fuori Conte, Renzi… Magari il suo amico Di Maio? Forse. Dopo Di Maio, però, c’è tempo per una visita dal Papa. Gli avrà dato un cazzotto?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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