Un tamponamento improvviso, poi la carambola su un'altra auto. Infine i tentativi disperati dei soccorritori di strappare alla morte più persone possibile. Non c'è stato però nulla da fare per quattro persone, due fratellini - un bimbo di 8 mesi e una bambina di 10 anni e i loro nonni, rimasti vittime di un terribile incidente stradale ieri pomeriggio intorno alle 14 lungo il tratto toscano dell'Autosole, tra i caselli di Badia al Pino e Monte San Savino, in direzione sud. Altri due bambini di 8 e 13 anni sono rimasti feriti, ma nessuno dei due è in pericolo di vita: i piccoli sono stati trasportati in elicottero all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Alla fine, il conto delle persone che hanno dovuto ricorrere alle cure mediche è di sette, tra i passeggeri delle due auto. Secondo le prime ricostruzioni effettuate dalla polizia stradale, all'interno della monovolume a 7 posti coinvolta nel sinistro viaggiavano 8 persone (tra adulti e bambini), tutti di origine rumena. In particolare l'auto una Volkswager Sharan - avrebbe tamponato un camion in sosta nella piazzola d'emergenza sul lato destro della strada, e nell'urto il veicolo sarebbe stato catapultato in avanti di diversi metri prima di andare a sbattere contro un'altra vettura che sopraggiungeva in quel momento alle spalle della monovolume. Tutte le persone che hanno perso la vita erano a bordo della Sharan e sono state sbalzate fuori nell'impatto violentissimo, mentre gli altri feriti sono stati trasportati negli ospedali di Arezzo e Siena. Il conducente della Sharan, padre dei bambini e figlio dei due adulti deceduti, sarebbe invece praticamente illeso o comunque non avrebbe riportato che lievi ferite. Come riporta il Corriere di Arezzo, per lui è però scattato l'arresto, inevitabile, con l'accusa di omicidio stradale plurimo.
Sul luogo dell'incidente sono rapidamente giunti i soccorritori e gli uomini della polizia stradale, che insieme al personale di Autostrade per l'Italia hanno bloccato l'autostrada prima in entrambe le direzioni e poi soltanto verso sud: nel giro di poco tempo si sono creati oltre dieci chilometri di coda all'altezza di Badia al Pino. Dal canto loro, i sanitari del 118 e i vigili del fuoco si sono trovati di fronte una scena straziante: dopo aver provato a lungo a strappare alla morte i passeggeri tentando di rianimare chi era in arresto cardiaco, hanno lasciato i corpi delle vittime al centro della carreggiata, coperti da un lenzuolo in attesa dei riscontri di rito, mentre tutt'intorno i pompieri cercavano di districare i grovigli delle lamiere. I rottami della Sharan e dell'altra autovettura coinvolta si sono sparsi per decine di metri dal punto dell'incidente, a riprova del fatto che l'impatto sia avvenuto a velocità considerevole.
Sul posto è arrivato anche il sostituto procuratore Roberto Rossi: saranno le indagini della polizia a chiarire eventuali punti oscuri della vicenda, nel frattempo l'autostrada è stata riaperta intorno a metà pomeriggio ma le conseguenze delle lunghe code accumulatesi soprattutto alle uscite di Arezzo e Monte San Savino sono andate avanti ancora a lungo.
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